domenica, luglio 30, 2006

LIBERTÀ!!!!

Fantastico Mel Gibson, che fermato dalla polizia in stato di ubriachezza ingiuria pesantemente gli agenti con insulti antisemiti.

Attenzione ché il motivo per cui si è ritrovato in mezzo a tutto questo scandalo è legato principalmente a tre frasi: "are you a jew?" rivolto ad uno degli agenti, "the jews are responsable for all the wars in the world" (che più che un'insulto direi che è una semplice considerazione) e "fucking jews".

Ovidio diceva: IN VINO VERITAS.

venerdì, luglio 28, 2006

Stand up for your right!

Ieri mi trovavo al Poetto, a sentire un fantastico gruppo di negroni eccezionali che ci hanno subissato di reggae; ero lì appunto grazie ad un invito fattomi da un carissimo amico musicista (sassofonista dei Ratapignata), che oltre ad aver suonato nel suddetto gruppo in modo veramente eccellente, mi ha anche deliziato con una splendida chiacchierata in cui abbiamo richiamato le varie prodezze liceali.

Inoltre, abbiamo parlato anche di un altro argomento: le serate musicali e la retribuzione.
Qui nell'Iglesiente, per serate da 2 ore e passa, si può arrivare a percepire addirittura 150,00 euro...
Dopo aver chiacchierato col mio amico ed un'altra persona abbastanza addentro al "giro musicale", mi hanno detto molto candidamente che portando un demo di 5 pezzi si poteva concordare una serata come gruppo spalla, 40 minuti di musica, "però," si affretta ad aggiungere il tipo, "non più di 350 euro!"
Io cerco di capire per un attimo... 350 euro per 40 minuti... contro i 150 euro per 2 ore e più...
"Ok," gli dico, ma appena il tipo si allontana, rivolto al mio amico, gli dico: "ma noi suoniamo tranquillamente per molto meno, facciamo serate intere per 150 euro, per noi 350 euro sono un lusso!"
E lui mi fa: "Per quella cifra non dovreste nemmeno suonare. Se venite a suonare qui chiedendo quella cifra, gli altri gruppi vi fanno il culo, perché state abbassando il mercato..."

Ecco qual è il problema.
Qui il mercato è semplicemente morto. La risposta (l'unica risposta) è quella di non fare più serata per meno di 400 euro, e "fare il culo" a tutti i gruppi che provano a fare cose simili, o alternativamente creare una sorta di "cartello" dei musicisti.

mercoledì, luglio 26, 2006

Un blog politico

Dopo il mio post su Adamo Bove (t'amo pio Bove) pensavo di stimolare una discussione, invece dopo averne fatto leggere il contenuto, mi ha colpito un commento in particolare: "il tuo blog sta diventando un blog politico!" naturalmente in senso spregiativo.
Innanzitutto voglio ribadire che personalmente penso alla politica come qualcosa che coinvolge ogni giorno direttamente e/o indirettamente le persone, di conseguenza non esista una vera e propria accezione negativa del "fare politica", ma anzi "far politica" significa semplicemente vivere in contatto, coscienza e consapevolezza, diretta o indiretta della realtà sociale in cui interagiamo; inoltre c'è anche da dire che il post su Bove non è un post prettamente politico, ma anzi da lì poteva svilupparsi una discussione abbastanza indipendente dal problema "politico" in sè.

Detto questo, da persona che legge i giornali, i libri di storia e i saggi vari, che vuole e ama tenersi informata, continuerò ad usare il blog come campo di confronto per le varie opinioni personali e d'attualità, e non mi cimenterò assolutamente nella forma esclusiva di "blog come diario" che ho sempre trovato poco interessante.

lunedì, luglio 24, 2006

Anche il piacere ha un limite

Inghilterra, scultura gonfiabile
prende il volo: morte due donne


Forse sono io strano, però non posso fare a meno di immaginare un dildo gigante che precipita sulla folla...

domenica, luglio 23, 2006

I tre strati della verità in Italia

Primo strato:
Adamo Bove: "anni 40, laureato in Giurisprudenza presso all'Università La Sapienza di Roma. Attualmente è Responsabile della Funzione Security Governance, nell’ambito dell’Unità di Servizio Security.Dal marzo 2000 al febbraio 2006 è stato Responsabile Security TIM – Telecom Italia Mobile S.p.A. Dal gennaio 2003 è anche Responsabile Funzione Coordinamento Internazionale Security del Gruppo Telecom Italia. Da novembre 1998 a febbraio 2000 lavora nella Direzione Generale di Telecom Italia con incarichi di Security Management a livello nazionale. Fino all’ottobre 1998 Funzionario della Polizia di Stato (Commissario Capo). Dal 1995 al 1998 ha svolto la sua carriera nelle Forze dell’ordine" secondo il cirriculum che compare in rete (c'è il rischio che nei prossimi giorni "aggiornino" la pagina, e nel link potrebbe non comparire alcuna informazione: vabbè, l'ho riportata qui col copia e incolla).
Impiegato Telecom responsabile del servizio di Sicurezza, dopo alcuni giorni di crisi depressiva, ieri ha preso la macchina e se n'è andato a Napoli, ha raggiunto la tengenziale e da lì si è buttato dal viadotto, suicidandosi.

Secondo strato:
I magistrati vogliono capire se c'è un collegamento tra il suo suicidio, e lo scandalo legato alle intercettazioni telefoniche nel "caso Abu Omar". Ma come? e perché?
Già esperto nelle indagini sulle latitanze di mafia (si vede addirittura in un video del tg mentre scorta un pericoloso latitante in carcere) era il responsabile, presso la Telecom, del cosiddetto "sistema radar" ovvero, citando testualmente dal sito di Repubblica, "un software interno alla Tim nato per proteggere dal rischio-frodi il traffico sulla telefonia mobile che era, secondo l'ipotesi dei magistrati, anche un sistema informatico utilizzato da alcuni dipendenti che intercettavano le conversazioni per venderle poi sul mercato dello spionaggio illegale".
Secondo un'indagine voluta dallo stesso Bove si è scoperto che dai suoi terminali era possibile accedere al servizio di intercettazione senza essere tracciati, e c'è quindi la possibilità che in passato diverse persone si siano inserite nel sistema, sfruttando quei terminali, per accedere alle intercettazioni di privati cittadini, aziende, polizia, uomini politici, ecc ecc.
Non basta: Bove stava indagando sul "caso Abu Omar".
Riepilogando: la digos indaga sull'ex imam milanese sospettato di terrorismo, ma prima che possa in qualche modo interrogarlo, questi viene RAPITO e sottoposto a torture e ad un interrogatorio sommario dagli agenti della CIA in suolo italiano, con un'operazione coordinata dal SISMI.
Citando testualmente dall'articolo comparso in data odierna su La Repubblica, "...quando i magistrati decisero di mettere sotto controllo le utenze del numero 2 del Sismi Marco Mancini e del generale Gustavo Pignero, entrambi arrestati con il sospetto di aver collaborato al blitz Cia, fu Bove a indicare il metodo da seguire per raggiungere l'obiettivo. Per questo i pm di Milano consideravamo il poliziotto divenuto dirigente del colosso della Telecom un prezioso collaboratore."
Ciò che sappiamo di sicuro, quindi, è che Bove aveva accesso ai tabulati sulle conversazioni che i vertici dei Servizi Segreti Italiani svolsero in concomitanza col crimine suddetto.
Un'altra informazione che abbiamo al riguardo è che Bove confessò alla moglie di sentirsi "pedinato" da qualche tempo.
Infine sappiamo che è volato giù dal viadotto della tangenziale di Napoli.

Terzo strato (quello delle illazioni senza alcuna prova):
Prima considerazione da fare: in base a ciò che si legge in questa pagina, il nostro uomo era originario di Acerra, ma residente a Roma.
Supponiamo che io sia di Cagliari e mi voglia suicidare: che senso ha buttarmi sotto un treno ad Olbia?
Vabbè, questo non prova niente, "ognuno si suicida dove gli pare" mi potete rispondere.
Ok, effettivamente non ho prove per dire quello che sto dicendo, quindi prendetele pure come una sequela di illazioni senza fondamento.
Come ben sappiamo fintanto che ci sono gli scandali, i crimini, le trame, le logge, le mafie, non sussistono ancora problemi nella schifosissima società in cui viviamo.
Il torbido diventa problematico quando viene messo in relazione con la politica.
A questo punto, PENSO CHE ANCHE UN POLLO capirebbe che, ovviamente, il SISMI non può aver agito indipendentemente dalla politica: il servizio segreto di ogni nazione fa comunque rapporto al Ministro degli Interni, se non direttamente al Presidente del Consiglio.
PENSO CHE ANCHE UN POLLO capirebbe che a questo poveraccio, fra le intercettazioni a cui stava lavorando, dev'esserne capitata qualcuna in cui qualche pezzo grosso del SISMI conferiva con Pisanu o Berlusconi e li metteva al corrente dell'operazione criminale che stava per essere messa in atto sul suolo italiano.
Questo è decisamente scomodo... si finisce in carcere per cose simili... è alto tradimento...
Inoltre una mia congettura finale: come mai la fine in terra partenopea?
Tutti noi sappiamo che la politica, le logge, le mafie, le camorre, i servizi segreti italiani e americani, sono tutti inciuciati assieme.
Anni fa Adamo Bove, grazie alle sue indagini permise l'arresto di alcuni grossi esponenti della Camorra; c'è da farlo fuori, lo si fa fare a chi ha il doppio interesse nel farlo.
Ho voluto tracciare solo un quadro semplice della vicenda, ma sicuramente ci sono tanti altri interrogativi dietro.
Chiediamo a Giuseppe Pisanu?

sabato, luglio 22, 2006

Girando melma si ottiene sempre melma

Avevo intenzione di scrivere un bel post articolato sull'affare Moro.
Ho cominciato quindi a documentarmi e addentrarmi nella marea di articoli e libri scritti sull'argomento, e persino film.
Il caso Moro è così controverso che sull'argomento sono state sviluppate le tesi più disparate: da quella semplificazionista di Giorgio Bocca (sono state le BR, punto), a quella surrealista di Buget Bozzo (sono stati gli alieni a rapire Moro per 55 giorni, e ora ha cambiato identità ed è ancora vivo, assieme ad Elvis), a quella cospirazionista di Flamigni (intorno al delitto Moro gira tutta la merda italiana, condita con molta merda americana).
Appunto, stavo per scrivere un bel post...
Poi mi sono detto: ma chi cacchio me lo fa fare?

Quindi vi consiglio un bel libro sull'argomento: "Segreto di Stato" di Fasanella, Sestieri, con la collaborazione di Pellegrino, che dal 1994 presiede la commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi e sul terrorismo.

Se vi va leggetelo, sennò camperete bene lo stesso!
Anzi, fate una cosa: non leggetelo; andatevene al mare o in campagna che è più salutare, invece che perdere tempo a leggere libri su una questione vecchia di decenni.

venerdì, luglio 21, 2006

Truppe Israeliane in Libano (4)

Il terrorista, per essere tale dev'esse in primo luogo DIVERSO.
Poi dev'essere "ai limiti della follia civile", come una persona disposta a farsi saltare per aria pur di procurare morte e distruzione.
Naturalmente, la domanda razionale che uno si pone è la seguente: "come fanno ad essere una nazione intera di pazzi?"
Come può una cultura o pseudo-tale spingere le persone agli atti di terrorismo kamikaze documentati ogni giorno in quella zona del mondo?
La risposta ingenua e sommaria che viene data, è che "è un popolo educato all'odio, i bambini sono educati all'odio razziale, alla vendetta e all'integralismo, e questi valori sono inculcati con violenza nelle menti delle persone."
Ah, sì?
E gli israeliani, che rappresentano l'avanzata cultura occidentale in medio oriente, non lo sono?
Questa è una foto, e ce ne sono a decine in internet, di bambini israeliani che scrivono nei missili, "firmano" siluri diretti ai loro compagnetti libanesi.



Anche lì ricevono l'educazione all'odio, sin da bambini.
Cosa c'è di diverso allora fra loro e i "terroristi"?

mercoledì, luglio 19, 2006

Truppe Israeliane in Libano (3)

13:06 Bombe su orfanotrofio a Est Tiro

Si tratta di attacco preventivo: l'addestramento dei "terroristi hezzbollah" comincia più o meno intorno ai 5-6 anni...

Secondo l'UNICEF il 30% circa delle persone colpite dalla guerra sono bambini.

martedì, luglio 18, 2006

Truppe Israeliane in Libano (2)

Le seguenti sono foto di bambini morti in Libano durante i bombardamenti israeliani.
Nessuno pubblicherà queste foto nei nostri quatidiani o nei giornali occidentali in genere.
Le ho prese dal sito di Beppe Grillo.
Se potete leggete anche la lettera di Hanady Salman, e soprattutto, fatevi un'idea della gravità di ciò che sta succedendo.





lunedì, luglio 17, 2006

Truppe Israeliane in Libano (1)

Certo che il Governo Israeliano non perde occasione per dimostrare che Hitler non era poi così male!

venerdì, luglio 14, 2006

Dialogo parlato (e pensato) tra un padre ed un figlio

Successivo al "Dialogo parlato (e pensato) tra una madre ed un figlio".

Marco (parlato): Ba' per quei buoni fruttiferi, stamattina non sono passato in banca, passo dopo.
Marco (pensato): questa è l'ultima, schifosissima, occasione...
Babbo (pensato): chiaramente non mi ha chiamato per dirmi questo...
Babbo (parlato): ma mica mi avrai chiamato per dirmi questo?!
Marco (pensato): ovviamente no!
Marco (parlato): sì. Poi domani quando torni ti dò tutte le ricevute... a proposito... a che ora torni?
Babbo (pensato): ecco qua!
Babbo (parlato): guarda, a dirla tutta non so nemmeno se torno...
Marco (pensato): ???
Marco (parlato): Ma ma' ha detto che dovevi tornare domani, e anche lei!
Babbo (parlato e pensato): ma lasciala perdere... non preoccuparti... per cosa ti serve saperlo?
Babbo (pensato): ovviamente per Roby...
Marco (pensato): ovviamente per Roby...
Marco (parlato): per farvi trovare la casa in condizioni decenti, ovviamente!
Babbo (parlato e pensato): facciamo così, se devo tornare, ti chiamo un'oretta prima e ti faccio sapere. Così sei a posto.
Marco (parlato): ok, grazie, ciao.
Marco (pensato): non ci credo, i miei occhi stanno per versare lacrime, sto parlando al telefono con un Santo, non con un uomo...
Babbo (parlato): ciao
Babbo (pensato): ...e ci voleva molto?!

Dialogo parlato (e pensato) tra una madre ed un figlio

Sarà capitato anche a voi il momento in cui si libera la casa dalle piattole (genitori).
Quando questo inevitabilmente, prima o poi, accade, scatta sin da qualche giorno prima quella tremenda battaglia psicologica per estorcere l'informazione chiave, quella d'oro, quella senza la quale non potrete organizzare nemmeno un passo senza timore: sapere quando CAZZO tornano.

Allora diventa una battaglia di furbizie ed intelligenza, in cui NIENTE viene dato per scontato e la pazienza gioca un ruolo decisivo.

Marco (parlato): ciao, ma', qua tutto bene, e voi?
Marco (pensato): è l'ultima occasione, domani tornano, ne sono sicuro, se non strappo l'orario affanculo tutto!
Mamma (parlato): tutto bene!
Mamma (pensato): prima di dirti a che ora torniamo domani mi dovrà torturare Al-Quaida.
Marco (parlato): senti, poi per la lavatrice tutto bene...
Marco (pensato): proviamo col gambetto del "ragazzo pulito e responsabile"...
Mamma (parlato): benissimo, ricordati di lavare ad acqua fredda.
Mamma (pensato): prima di dirti a che ora torniamo domani mi dovrà torturare Al-Quaida.
Marco (parlato): ma', sai se babbo torna domani, e a che ora?
Marco (pensato): mi sono rotto i coglioni, tanto non me lo dirà comunque, andiamo al sodo.
Mamma (parlato): che ti cambia saperlo o non saperlo?
Mamma (pensato): ahahahah! che ingenuo! non è durato nemmeno due minuti! ahahahah!
Marco (pensato): che mi cambia saperlo... lo sai benissimo che mi cambia saperlo... se non so quell'orario non posso muovere un passo, non posso organizzarmi, farmi una sega, invitare gente, trombare, non posso fare un CAZZO se non so a che ora tornate... posso solo rimanere davanti al lettore dvd come un vegetale a non far nulla!
Marco (parlato): bhe, sapendo a che ora torna babbo posso ad esempio organizzarmi per lavare i piatti e lavare un po' dove ho sporcato prima che arrivi: lo sai che mi secca lasciare le cose da fare a voi!
Mamma (pensato): mmmmh, mi ha fregato... qua c'è da cambiare tattica...
Mamma (parlato): ma lo sai che non ti devi preoccupare! Per i piatti usa pure quelli in plastica che ci sono in dispensa...
Mamma (pensato): prima di dirti a che ora torniamo domani mi dovrà torturare Al-Quaida.
Marco (pensato e parlato): ok, porca miseria, ma perché non mi dici se babbo torna domani e a che ora torna?
Mamma (pensato): e che ne so? so solo che il mio obiettivo è romperti le palle e tutto quello che posso fare per farlo lo farò!
Mamma (parlato): bhè, la verità è che non so a che ora torna... comunque dovrebbe tornare domani, e forse torno anch'io con lui... ma non so di preciso nulla.
Marco (pensato): ma ti rendi conto quanto sei ridicola? vorresti farmi credere che non sai nè se devi tornare, ed eventualmente a che ora? passi per tuo marito, che in ogni caso ti basta voltare la testa a 45° e chiederglielo per sapere, ma ok, la comunicazione in una coppia può essere difficile, ma TU! TU NON SAI COSA DEVI FARE DOMANI? tu che se non programmi ogni dettaglio della tua (e della mia) vita rischi una crisi epilettica? fammi il piacere...
Marco (parlato): in pratica non sai nè se dovete tornare domani, nè eventualmente a che ora...
Mamma (parlato): proprio così! in ogni caso perché ti interessa?
Mamma (pensato): ahahahahahahah! te l'ho messa nel culo anche questa volta! ahahahahahahah!
Marco (pensato): mi interessa per svariate ragioni: una ad esempio è la correttezza in un rapporto interpersonale e di civile convivenza; infatti poiché sono ormai una persona adulta ho le mie esigenze personali, che posso esprimere soltanto nelle rare circostanze in cui in casa ci sia solo io; negandomi le informazioni sui vostri spostamenti state negandomi la possibilità di esprimere le mie esigenze, costringendomi a comportarmi come un ospite in assenza dei padroni di casa, che non può fare altro che attendere che questi tornino, senza poter effettivamente usufruire della casa per i suoi motivi. Un altro può essere invece legato al fatto che, sin da piccolo, voi stessi mi avete sempre insegnato che è buona educazione far sapere ai conviventi quando si esce, dove si va, e quando si torna, in modo da non dare ai conviventi motivo di preoccupazione; quindi il vostro è un modo di comportarvi maleducato, tantopiù che sono vostro figlio. Un ulteriore motivo è che NON AVETE VOI IL MOTIVO PER NEGARMI QUESTA INFORMAZIONE, che potrei chiedere addirittura per pura curiosità; è un comportamento infantile ed irrazionale. E così via...
Marco (parlato): no, così, tanto per sapere.
Marco (pensato): me l'hai messa nel culo anche questa volta!
Marco (parlato): vabbè, a domani, ciao!
Mamma (parlato): a domani!
Mamma (pensato): VITTORIA!... ma "vittoria" per cosa? bho... comunque: VITTORIA!

giovedì, luglio 13, 2006

Flicker, flicker, flicker blam. Pow, pow.

Due giorni fa è morto Syd Barret, fondatore, leader dei primi anni e "spinta iniziale" dei Pink Floyd.

Dopo aver ascoltato alla radio una... due... tre... quattro volte "wish you were here", "shine on your crazy diamond", ecc ecc, sono giunto alla conclusione che HANNO ROTTO LE PALLE.
Non ho nulla in contrario verso i due brani, che anzi trovo gradevoli, e non mi interessa nemmeno entrare in merito al fatto che quei brani non sono dei Pink Floyd, ma di un gruppo che si chiama Pink Floyd.
Tuttavia mi sembra un po' eccessivo (e quasi quasi ipocrita) attingere, per una commemorazione, ad un album che ha l'ambiguità di poter essere interpretato come un album "dedicato" o un album di "benservito", quale è "wish you were here" (che a dirla proprio tutta, col cuore in mano, non è neppure avvicinabile in qualità e contenuti ad altri capolavori della band).
So che queste mie opinioni faranno incazzare come jene i fans di "quel gruppo che dall'Agosto del 1969 si fa chiamare Pink Floyd", però è innegabile, quando si cita la band, almeno mettere a fuoco il fatto che esistono DUE realtà del gruppo: una CON Syd Barret, l'altra SENZA.

Inoltre voglio sottolineare che sono un estimatore della band, e possiedo vari album che ritengo stupendi ("The Piper...", "A Saucerful...", "Umma Gumma" e "Atom Earth Mother" fra tutti).

Personalmente però, mentre tutti cantano di questo fantomatico Diamante Pazzo, io mi auguro che Syd, per intraprendere con successo il suo nuovo viaggio, abbia "predisposto i controlli per il Cuore del Sole"...

martedì, luglio 11, 2006

Every sperm is sacred, every sperm is great!

Ragazzi, è ora di dire BASTA alle spese eccessive in preservativi.

Consapevole del fatto che non è più possibile andare avanti spendendo 10 euro ogni 5-6 rapporti sessuali, consapevole del fatto che qualche amico meno fortunato ha bisogno degli extralarge o stimolanti o ritardanti (e i prezzi schizzano al cielo!), ho deciso di prendere al volo le offerte speciali: gente, parlo dei "Serena Nature 144 pezzi sfusi", a 14,95 euro escluse le spese di spedizione!!!

Descrizione:
Profilattici prodotti in lattice naturale con serbatoio, lubrificati e controllati elettronicamente.
Confezione da 144 pezzi.


Il punto è il seguente: supponiamo che costino così poco perché il lattice è garantito solo per un anno.
Dio voglia che sia così, ma io 144 chiavate in un anno quasi sicuramente non avrò la possibilità di farle...
Ma ecco che il genio non poteva rimanere sopito ancora a lungo...
Ragazzi, se ci mettiamo d'accordo e raggiungiamo almeno le 10 persone, qua c'è da trombare a prezzi irrisori!!!

Chi è interessato alla cosa posti semplicemente un commento nel quale dichiara le proprie generalità.
Massima serietà e riservatezza garantiti.

Non sarò mai solo, finché ci sarà me stesso

C'è un fenomeno che vorrei provare a sondare maggiormente e anche riuscire a capire, che si verifica sempre e puntualmente.
Quando una persona prova dei sentimenti "positivi" tende ad accorparsi ad altre realtà umane e a costruire gruppi.
Quando invece prova sentimenti "negativi" tende ad isolarsi.

Che questo sia un meccanismo di protezione naturale?
Solo quando una persona si trova nel "mood" di creare, costruire, quello è il momento in cui sente uno slancio comunitario, e viceversa, per non danneggiare il "gruppo", la tendenza a distruggere si sviluppa maggiormente in solitudine.

Tuttavia non sono sicuro che sia corretta come teoria, in quanto ho paura di aver scambiato (in un certo senso) la causa con l'effetto.

lunedì, luglio 10, 2006

Achtung, achtung!

La mia richiesta per un posto di dottorato a Bochum (Germania) non è stata accettata.

Un aneddoto su Zidane

Anno Domini, 2006.
A quel tempo Zidane era considerato praticamente un eroe, in Patria ed oltre.
Riusciva a sedare folle intere, e ad esaltarle, con una sua giocata.
E venne il giorno della finale dei campionati mondiali, partita di addio al calcio ed allo sport del Zinedino.
Una partita bella per certi versi, meno bella per altri, in cui Zidane, soprattutto nel secondo tempo, condusse la propria Nazionale Calcistica all'assalto del Fortino Italiano.

In barba a qualsiasi regola sportiva, dimentico di qualsiasi norma civica, obliviando la sua posizione di Capitano della Rappresentanza Calcistica Francese, durante lo scorrere del primo tempo supplementare, esso compì un gratuito atto di violenza, in mondovisione, davanti agli occhi esterrefatti di milioni di persone che chiedevano alle proprie squadre soltanto di giocare e giocare bene, in piena correttezza.

Quella testata allo sterno, data con violenza e con chiara intenzione di fare male, in una partita di calcio, risuonò come una revolverata in un mazzo di camelie.
Il rosso del cartellino che lo allontanò dal campo e che concluse così la sua carriera, fu come il rosso che il toro vede prima di morire, in preda alla rabbia cieca, colpito dalla spada del matador.

Tutti, da quel momento in poi, ricordarono il Zinedino come l'uomo che uccise lo sport nel suo momento di massima esaltazione.

Due sono le morali che si possono ricavare da questa storia: la prima è che gli uomini grandi sono quelli che restano grandi sino all'ultimo, la seconda è che spesso sono tanti piccoli uomini a creare il mito evanescente di un grande uomo, o equivalentemente che un Dio e tale se c'è qualcuno disposto ad attribuirgli poteri divini.

giovedì, luglio 06, 2006

Contro la noia tutto!

Andando incontro ad una follia politica sempre crescente, abbiamo il primo decreto veramente liberale messo in funzione nel corso degli ultimi 5 anni, ovvero quello che impone la liberalizzazione delle licenze per i taxi, da quella sinistra tanto osteggiata dai cosiddetti partiti "per la libertà".

Mentre negli ultimi 5 anni vi è stata una progressiva distruzione dell'Italia dal punto di vista istituzionale-economico-politico a causa di un piano di Governo decisamente malfatto (o ben fatto se si paragona il Governo Italiano alla dittatura di Pinochet) dalla cosiddetta "destra liberale" in cui tutto è andato ad inasprire e ad illiberalizzare la situazione suddetta, la sinistra "comunista e statalista" mette in atto la prima vera manovra liberale.

La liberalizzazione delle licenze è qualcosa di importante (ed è quello che ci auspichiamo avvenga, nella giusta sede e misura, anche e soprattutto per quanto riguarda le banche), perché impone una leale concorrenza sul mercato, in modo tale che le varie aziende si organizzino per offrire il miglior rapporto possibile qualità/prezzo, ed il cittadino possa scegliere tra offerte "vere", e non condizionato da una lobby del settore che fa il bello ed il cattivo tempo.

Questo sgrava il cittadino (ovvero lo Stato) da spese inutili ed è un qualcosa di buono, civicamente e liberalmente parlando.
Ma per FI questo è l'inizio dell'OPPRESSIONE FISCALE.

Forse in Italia bisognerebbe spiegare alla "Destra Liberale" che cos'è la Destra Liberale.

mercoledì, luglio 05, 2006

Forza Italia

Come ben sapete non sono tifoso, e non mi interesso nemmeno granché di calcio.
Riconosco il fatto che spesso siamo noi Italiani a fare del calcio un metro di confronto per le virtù della nazione, e spesso e volentieri trasformiamo gli eventi sportivi in "cose" che di sportivo non hanno nulla.
Questa volta però è un piacere mandare a casa la Nazionale Tedesca, dopo tutti gli insulti gratuiti che, in vista dello scontro calcistico, ci hanno rifilato i quotidiani locali.
Con tanta politica e diplomazia è il caso di dire: "Mangiacrauti del cazzo, crucchi di merda, andatevene affanculo e dite addio a quella porzione di PIL che vi garantiva la finale calcistica mondiale!"

Sinceramente da Prodi mi aspettavo un po' più di "palle" ed una richiesta pubblica di scuse da parte dell'ambasciata tedesca; vabbè, ciò che è stato è stato.

Al di là del fatto che globalmente l'interesse verso il calcio è stato fortemente viziato dagli scandali osceni che hanno preceduto il mondiale, ciò che è certo è che una eventuale vittoria dell'Italia farà del bene anche dal punto di vista economico, di conseguenza ormai, bando alle "indagini in corso", bando alle "inchieste aperte", speriamo si vinca.

PS= è chiaro che non sono tutti i tedeschi ad averci offeso, così come è chiaro che io non sto offendendo tutti i tedeschi.