Un aneddoto su Zidane
Anno Domini, 2006.
A quel tempo Zidane era considerato praticamente un eroe, in Patria ed oltre.
Riusciva a sedare folle intere, e ad esaltarle, con una sua giocata.
E venne il giorno della finale dei campionati mondiali, partita di addio al calcio ed allo sport del Zinedino.
Una partita bella per certi versi, meno bella per altri, in cui Zidane, soprattutto nel secondo tempo, condusse la propria Nazionale Calcistica all'assalto del Fortino Italiano.
In barba a qualsiasi regola sportiva, dimentico di qualsiasi norma civica, obliviando la sua posizione di Capitano della Rappresentanza Calcistica Francese, durante lo scorrere del primo tempo supplementare, esso compì un gratuito atto di violenza, in mondovisione, davanti agli occhi esterrefatti di milioni di persone che chiedevano alle proprie squadre soltanto di giocare e giocare bene, in piena correttezza.
Quella testata allo sterno, data con violenza e con chiara intenzione di fare male, in una partita di calcio, risuonò come una revolverata in un mazzo di camelie.
Il rosso del cartellino che lo allontanò dal campo e che concluse così la sua carriera, fu come il rosso che il toro vede prima di morire, in preda alla rabbia cieca, colpito dalla spada del matador.
Tutti, da quel momento in poi, ricordarono il Zinedino come l'uomo che uccise lo sport nel suo momento di massima esaltazione.
Due sono le morali che si possono ricavare da questa storia: la prima è che gli uomini grandi sono quelli che restano grandi sino all'ultimo, la seconda è che spesso sono tanti piccoli uomini a creare il mito evanescente di un grande uomo, o equivalentemente che un Dio e tale se c'è qualcuno disposto ad attribuirgli poteri divini.
A quel tempo Zidane era considerato praticamente un eroe, in Patria ed oltre.
Riusciva a sedare folle intere, e ad esaltarle, con una sua giocata.
E venne il giorno della finale dei campionati mondiali, partita di addio al calcio ed allo sport del Zinedino.
Una partita bella per certi versi, meno bella per altri, in cui Zidane, soprattutto nel secondo tempo, condusse la propria Nazionale Calcistica all'assalto del Fortino Italiano.
In barba a qualsiasi regola sportiva, dimentico di qualsiasi norma civica, obliviando la sua posizione di Capitano della Rappresentanza Calcistica Francese, durante lo scorrere del primo tempo supplementare, esso compì un gratuito atto di violenza, in mondovisione, davanti agli occhi esterrefatti di milioni di persone che chiedevano alle proprie squadre soltanto di giocare e giocare bene, in piena correttezza.
Quella testata allo sterno, data con violenza e con chiara intenzione di fare male, in una partita di calcio, risuonò come una revolverata in un mazzo di camelie.
Il rosso del cartellino che lo allontanò dal campo e che concluse così la sua carriera, fu come il rosso che il toro vede prima di morire, in preda alla rabbia cieca, colpito dalla spada del matador.
Tutti, da quel momento in poi, ricordarono il Zinedino come l'uomo che uccise lo sport nel suo momento di massima esaltazione.
Due sono le morali che si possono ricavare da questa storia: la prima è che gli uomini grandi sono quelli che restano grandi sino all'ultimo, la seconda è che spesso sono tanti piccoli uomini a creare il mito evanescente di un grande uomo, o equivalentemente che un Dio e tale se c'è qualcuno disposto ad attribuirgli poteri divini.
28 Comments:
Ieri sera è stata davvero una gran cazzata il gesto che ha fatto, a gioco fermo per di più!
Doveva essere la sua ultima partita e doveva giocarla meglio di tutte le altre per farsi ricordare come un buon giocatore, e invece con quella mossa si è fatto solo odiare...che idiota.
Zero scuse.
Io non sono d'accordo. Secondo me Zizou e' un grande uomo sia dal punto di vista morale che calcistico. E' stato provocato, ha reagito e ha compiuto quel gesto. Non mi aspettavo questo suo gesto, ma sicuramente e' molto facile dire che ha sbagliato, perche' a nessuno di noi e' mai capitato di giocare una finale di coppa del mondo con i nervi a fior di pelle! Tutti possono sbagliare, un uomo, anche se e' un giocatore pluripremiato e che ha avuto tutto dalla vita, puo' sbagliare e non perche' l'ha fatto in mondo visione e' diventato tutto in una volta un cazzone.
Ho tifato Italia, l'Italia e' campione del mondo, ma Zidane rimarra' sempre uno dei miei giocatori preferiti e Materazzi un giocatore esagerato nei suoi comportamenti in campo (interventi, parole..).
Una testata non cambiera' mai la mia opinione su un uomo, anzi lo rendera' ai miei occhi, se in un campo e' eccezionale, piu' umano.
Un atto di violenza gratuita è una schifezza, comunque lo si voglia porre.
Per strada sarebbe stato denunciato e sarebbe probabilmente stato trattenuto in carcere, e sarebbe diventato un delinquente.
Lo stesso vale in campo, dove i nervi a fior di pelle ce li avevano tutti, ma a nessuno è saltato in mente di menare le mani, o di prendersi a testate a vicenda.
Quello di Zidane è stato un gesto ingiustificabile, violento, esagerato e delinquente.
Un buon giocatore?
Per niente: lo sport è un'altra cosa.
Io sono d´accordo con Libano. Il gesto di Zidane di ieri non è certamente giustificabile, e mi ha personalmente ferito, tanto da rovinarmi la festa per la nostra vittoria. Mi ha ferito per la grande ammirazione che ho per lui e che continuo ad avere nonostante questo, Mi dispiace moltissimo che abbia chiuso la carriera con un gesto tanto folle, ma non lo ritengo un criminale, nè uno che ¨ha ammazzato lo sport¨. Per me è un grande giocatore, con tantissimi pregi e meriti ed il gravissimo difetto di non aver imparato, in tanti anni di carriera, a controllare i nervi. Tutto qui.
Per me la violenza è out in ogni caso.
E reagendo così ripeto ha fatto la figura dell'idiota, perché una persona adulta in grado di controllarsi non si abbassa a tirare testate addosso ad un tipo che lo provoca a parole.
Capisco la tensione e il fatto che in gioco c'era la finale ma non giustifica il fatto che si sia comportato male. Anche secondo me lo sport è un'altra cosa.
non ho commentato le ¨morali¨ di questa storia secondo Quarkonio.
1) Gli uomini grandi sono quelli che restano tali fino all´ultimo.
- Non possiamo sapere se quelli che reputiamo grandi lo sono davvero fino in fondo, in ogni occasione. Forse dobbiamo smettere di pensare che esistano grandi uomini, o prendere i grandi uomini per quello che sono: uomini, appunto, non dei perfetti.
2) Sono d´accordo sul fatto che sono le folle a fare il dio, ma non credo che sia il caso di Zidane.
Lo sport e' un'attivita' umana e di conseguenza all'interno di un rettangolo di gioco possono avvenire tutte le possibili azioni umane: una testata ad un avversario e' un'azione umana.
Se questa testata e' stata data da un grande giocatore come Zidane, non significa che non si sta piu' assistendo ad una manifestazione sportiva, stiamo comunque assistendo ad una attivita' umana.
Non e' stato un gesto edificante, ma ai giocatori di calcio si pretende di non avere sentimenti e di stare sempre calmi, mentre l'italiano medio fa qualsiasi cazzata per strada senza che gli venga detto niente.
Non e' assolutamente vero che se fosse successo per strada una persona sarebbe stata arrestata. Ti dico di piu', se il vigile o il carabiniere che passava di li diceva qualcosa avrebbe passato dieci minuti di paura.
O sbaglio?
Sì, ma su questo mi pare che ci sia un accordo abbastanza diffuso.
Però penso veramente quello che ho detto, e lo ribadisco: secondo me il suo gesto ha azzerato qualsiasi parvenza di sportività nella gara di ieri. Sono cose che non si fanno, sono cadute di stile inaccettabili, e non torno indietro nemmeno nel dire che era un atto violento e delinquente; infatti con una testata sullo sterno, se la dai ad una persona in rilassamento muscolare com'era Materazzi in quel momento (che stava solo passeggiando) puoi provocare danni seri come fratture delle costole e cose simili.
Quindi va doppiamente giudicato per questo: appunto, fossero in una rissa da bar lo giudichi solo per il gesto violento, ma visto che partecipava ad uno dei più grandi eventi sportivi direi che è un atto assolutamente deplorevole quello che ha compiuto, e che lo penalizza anche nei confronti della sua precedente "buona" condotta: è un Zidane a due facce, ovvero una signorile, l'altra violenta.
Per intenderci, il mio giudizio non è più buono per De Rossi, che secondo me Lippi doveva rimpatriare con tanti calci in culo, o per Totti nella circostanza in cui aveva SPUTATO addosso all'avversario.
Quando i calciatori si comportano in questa maniera dimostrano solo di essere delle persone infantili.
Ecco qua un bel gesto di sport, da parte di un vero campione che si è preso il pallone d'oro mondiale.
Ringrazio Roberto per aver postato l'immagine, che oltretutto in sè è veramente divertente.
Ritornando al commento di Libano.
Come in ogni materia, nel calcio ci sono delle regole, ed un giocatore è tanto più bravo quanto sa esprimersi all'interno delle regole.
Se uno arriva a violarle in modo così spudorato dimostra di non essere un buon giocatore, ed un'espulsione è la "bocciatura" massima per un giocatore.
Ma che grande differenza ad esempio fra l'espulsione di Zidane ieri e quella di Zola in USA '94...
Nervi tesi, nervi non tesi, finale mondiale o campetto di provincia, certi atteggiamenti non sono ammissibili, specialmente in ambito sportivo.
Io sono d'accordo con Libano e con Marta. Nonostante io pensi che il gesto di Zidane fosse fuori dalle regole in modo eclatante, sono convinto che le persone possono sbagliare, e Zidane ha pagato per l'errore, come da regolamento, se vogliamo parlare di sport.
Certo, c'è da aggiungere che il gesto è diseducativo nei confronti dei giovani che giocano a questo sport. Anche a questi capita di giocare delle partite, che per loro in quel momento sono tutto (ci son passato anch'io per intenderci!) e hanno i nervi a fior di pelle, ma questo è da distinguere dal punto di vista dello sport come gioco in sé. Zidane per come sa giocare con la palla è grandioso, lo è stato e ha dimostrato che lo è ancora. Lascia il mondo del calcio con un'ottima prova dal punto di vista atletico e tecnico. Non è da premiare come miglior giocatore (soprattutto perché questi premi al miglior giocatore vanno fuori dalle regole del gioco e sono soltanto di facciata), questo è vero. Ma non mi sento di metterlo in croce per un errore, che non è il primo, daccordo, ma che non ha ucciso lo sport, bensì ha dimostrato che chi sbaglia paga, anche se in quel gioco sarebbe uno dei più forti. E anche per De Rossi, dato che lo tiri in ballo, ha sbagliato e ha pagato, e Lippi ha fatto bene ha metterlo se secondo lui andava bene, perché dopo che uno ha pagato per un errore dev'essere considerato pari aglia altri. Purtroppo in Italia siamo condizionati da questa atmosfera di giudizio universale dove esistono soltanto i buoni e i cattivi, che ci è stata inculcata nei secoli dalla Chiesa.
Nonostante l'influenza della Chiesa sia potente, subdola, incessante ed assillante, dubito che questa possa aver influito sul mio pensiero riguardo alla tanto discussa questione, che ricalca perfettamente quello espresso nel post. E mi permetto, perdonate la presunzione, di affermare lo stesso per Quark.
Inoltre a mio parere non si tratta di una mera distinzione tra buoni e cattivi, anche se non nascondo che l'enfasi di molti giornalisti abbia voluto rendere questa visione, bensì di uno specifico caso di mancanza di rispetto nei confronti dell'avversario e nei confronti dello Sport. E mi è del tutto indifferente che sia stato compiuto da un "dio" del calcio, vergognoso è stato e vergognoso rimane.
E per quanto riguarda la reputazione di un giocatore (o generalmente di un qualsiasi individuo) più o meno intaccata da simili fatti ritengo che la critica sia proporzionale alle aspettative che ciascuno ha su se stesso e sugli altri e dipenda da quante giustificazioni uno sia disposto a dare e/o a darsi.
La cosa più difficile in questi casi non è farsi la reputazione, ma costantemente mantenerla, e se ricoprissi un tale ruolo e cadessi in questi miseri gesti la mia dignità e il mio orgoglio mi farebbero sentire uno schifo.
Io non so come si sia sentito lui dopo averlo fatto, ma se fosse davvero quel grand'uomo che tutti dicono, sarebbe il primo a reputare tutte le vostre giustificazioni una massa di stupidaggini.
Ma che c'entra la Chiesa ed il Giudizio, i "buoni" e i "cattivi"?
Sto dicendo solo che chissà cosa è passato per la testa a quell'imbecille, che in piena finale dei mondiali e per giunta nella sua partita di addio ha smentito la sua fama di fairplayer dando una testata nello sterno ad un giocatore avversario!
Ed è un comportamento squallido, violento, indegno di un grande giocatore di calcio.
Solo questo dico, niente di più.
Lo giudico come persona solo in base a ciò che lui ha mostrato, non ho nè la pretesa di analizzare la sua psiche nè le motivazioni che l'hanno portato alla testata.
Non sto dicendo che fino a quel momento non abbia giocato bene la finale, ma comunque la mia opinione è che quando si trascendono i limiti dello sport in modo così ecclatante non si possa più giudicare una persona in base alla sua prestazione sportiva.
Se per strada una persona dà una testata nello sterno ad un'altra penso che sia un violento, e posso persino arrivare a comprenderne le motivazioni, però in fondo è quello che penso.
Stessa cosa penso di Zidane, con l'aggravante che è uno sportivo che partecipava ad uno dei più grandi eventi sportivi.
Shaolin queeeeeeeen!
Innanzitutto bentornata dopo tanto tempo, ma ti devo chiedere di contenerti negli interventi e di non giudicare o proporre i pensieri e le congetture degli altri come "stupidaggini", sennò diventa tutto un casino.
Io ho capito alla perfezione cosa vuoi dire, ovvero che è assurdo continuare a parlare in termini calcistico-sportivi di una vicenda deplorevole, e cercare di contestualizzarla per quello che è, ovvero un atto di violenza.
Ma comunque devi contenerti e cercare di esprimere con più attenzione il tuo pensiero, senza in nessun modo offendere il pensiero degli altri.
Detto questo invito gli altri, non potendo agire diversamente senza porre alcuna censura, ad ignorare l'ultima proposizione di Shaolin Queen.
Qualsiasi risposta tendente al flame in questo senso la cancellerò, ma esclusivamente per il bene della conversazione.
Sono sicuro, del resto, che la nostra Regina di Shaolin sarà la prima a far rientrare i toni della discussione!
Ragazzi: ecco la ragione che a spinto Zinedino a dare la testata.
Per i più viziosetti ho anche trovato un simpatico giochino.
Divertitevi!
Ma perché disdicevole?
Si chiama ironia, sto esprimendo un mio pensiero, non capisco che cosa ci sia di disdicevole.
Spiegati se puoi.
Caro Quarkonio, quello che ha spinto me (e penso anke Libano e Marta) a scrivere dei commenti sia la tua frase secondo la quale Zidane ha ucciso il calcio. Io credo che il tono del tuo post fosse in un certo modo scherzoso, comunque sia voglio spiegarmi un po', così mi dici quanto sei daccordo con la mia posizione (a Zidane la chiedo un'altra volta, penso che non sia in un buon momento).
Allora, per ridimensionare la questione "testata", perché sia chiaro cosa intendo quando dico che non ha ucciso il calcio:
Nel 1945, il famoso fisico italiano Enrico Fermi si trovò a discutere con gli altri colleghi del progetto Manhattan se fosse giusto o no utilizzare la bomba atomica appena progettata. Con tutto che i militari avrebbero comunque fatto di testa loro, Fermi fu uno dei sostenitori della tesi secondo la quale una dimostrazione della potenza dell'arma a dei rappresentanti giapponesi sarebbe stata inutile.
Ora, mi sembra che Materazzi sia in ottima salute, mentre pare che qualcuno lì in Giappone abbia avuto delle gravi conseguenze...
Nonostante questo non ho mai sentito dire a Quarkonio, che è un ottimo fisico, che Fermi abbia ucciso la fisica: personalmente ritengo che dal punto di vista umano sia stato un pezzo di m...a, per usare un eufemismo grande almeno quanto le città che sono state distrutte, ma la fisica che ha inventato fa parte della passione di ogni ricercatore.
Per quanto riguarda la Chiesa, lo ammetto: l'ho detto per provocazione, perché so che sei schierato contro... ovviamente, come ammette Shaolin, la Chiesa l'influenza ce l'ha, ma questo ci porta un po' lontano dal senso del tuo post. Detto questo ti ringrazio di cuore per il tono moderatore, è stato molto sensibile!
Un sunto del mio pensiero è:
Zidane sei un autentico coglione, ma bilanciando qualche grossa stronzata con molte grosse emozioni calcistiche, sei anche un grande.
Insomma, finora l'unico che non ha sbagliato si chiamava Gesù: di lui e della sua esistenza alcuni storici non sono tanto certi...
(P.S.: Materazzi sembra un galeotto, chissà che cacchio gli ha detto, questa storia del "terrorista" mi puzza di stronzata... è odioso, diciamoci il vero...)
Allora riassumiamo un po' i punti della discussione: siamo tutti d'accordo che, nel dare l'importanza giusta (cioè poca) al calcio in sè, concludiamo tutti che il gesto di Zidane ha l'importanza che si merita (cioè poca).
Su questo mi pare che non abbiamo dubbi.
Poi su un altra cosa credo non ci siano dubbi, ci siamo rispondendo tutti addosso in modo apertamente polemico ma intelligente, e questo non è certo un male per la discussione.
Alla fine i punti di distacco sono che io, ad esempio, vedo nel gesto di Zidane un atto contrario al senso stesso dello sport (per quanto umano, ecc ecc) e concludo quindi che come sportivo non vale assolutamente niente.
Per voi invece il gesto di Zidane, per quanto sconsiderato, fa parte di una classe di reazioni se non normali, almeno "umane" e perdonabili anche in un contesto sportivo, e concludete che è un grande campione.
Per Maledict: rappresentazione forzata e tendenziosa, distorta ed esagerata, e aggiungici anche polemica e ironica, perché no.
Per Console: non credo regga il paragone tra questo episodio e quello che hai citato del Progetto Manhattan; ci sono troppe diversità insomma, e poi la questione di Fermi è delicatissima...
Sì, me ne rendo conto! Ieri sono stato volutamente pungente! Grazie per i tuoi interventi!
Salve a tutti, io volevo dire una semplice cosa, il mondo del calcio ci ha abituato a trovare delle giustificazioni alle più grandi schifezze, ma la cosa che più mi dispiace è che tali giustificazioni vengono poi adottate anche dalle persone comuni ... Mi spiego, frasi come " in una partita di calcio ci può stare ", oppure " ci giocavamo tutto, è la finale dei mondiali, c'era tanta tensione e sono saltati i nervi ..." sono frasi abominevoli di pari livello delle scuse che usa un bambino quando combina una magagna.
Purtroppo questo modo di pensare si è radicato nella mentalità della maggioranza delle persone e posso assicurare a tutti che dal gradino più basso del calcio amatoriale fino a quello più alto di una finale mondiale , è sempre la stessa pappardella.
Secondo me, bisognerebbe cambiare questo modo di pensare e non prendere per oro tutte le parole dei calciatori, giornalisti sportivi, opinionisti e affacciarsi nella realtà e scoprire che esistono momenti di nervosismo e frustrazione superiori ad una finale mondiale, ma non per questo bisogna ricorrere alla violenza.
Non giudico Zidane come uomo fuori dal campo , ma dico solo che nella sua ultima partita ha fatto un gesto schifoso ed è sbagliato trovare qualunque giustificazione.
Un'altra magica frase : " è un campione in campo e fuori dal campo ", più è bravo tecnicamente un calciatore , più è prossimo alla beatificazione, ma smettiamola...
Ma chi li conosce fuori dal campo?
L'unico santo in questo mondo di ladri è GianFranco Zola, futuro presidente dell'ONU.
... e nobel per la pace!
Caro uomobue, io sinceramente penso come mi pare e cerco sempre di formarmi una mia opinione. Se questa opinione non e' condivisa dagli altri io faccio i seguenti passaggi mentali:
1. mi interrogo e cerco di sviscerare ancor di piu' la mia opinione per essere sicuro e convinto che questa sia realmente la mia "vera" opinione.
2. cerco di soppesare tutto quello che mi e' stato detto per rafforzare e/o testare la mia opinione.
3. non cerco di far cambiare idea agli altri, io non sono nessuno per far questo. Al massimo mi propongo di aiutare le persone a mettersi dei quesiti.
4. Zidane ha fatto quel che ha fatto e pace all'anima sua. Io dico che ha sbagliato ma in cuor mio mi sento di poterlo giustificare.
Poi ricordo a tutti che e' un gioco il calcio. Siamo anche noi tifosi che rendiamo esasperato qualsiasi gesto dei giocatori.
E' un gioco e i tifosi devono imparare vedere un gioco, non a raggiungere la completezza della propria vita in una cazzo di finale dei mondiali.
Ero molto indecisa sull'ultima frase e ho anche pensato di aggiungere qualche nota esplicativa, prevedendo un certo tipo di interpretazione che sarebbe potuta rislutare offensiva nei confronti dei parreri altrui.
Dunque per prima cosa mi scuso con chiunque si sia sentito colpito, non era nelle mie intenzioni mancare di rispetto.
In secondo luogo desidero precisare che la mia visione, nonostante l'abbia applicata a un altro individuo, è strettamente soggettiva. Nel senso che sono parametri che pongo io a me stessa e agli altri. Dunque se fossi stata io al posto di Zidane avrei potuto pensare che le giustificazioni fossero stupidaggini, nel senso che non avrei richiesto il sostegno di nessuno perché avrei da sola riconosciuto il mio errore. In ogni caso sono sicura che avrei comuqnue apprezzato il sostegno altrui, come segno di affetto e solidarietà.
Ho usato un termine un po' forte in un contesto non ben definito, dunque fraintendibile.
Libano, il mio non è certo un attacco, tutt'altro...era solo una riflessione per guardare il calcio da un altro punto di vista più vicino alla vita reale che non guasta mai.In secondo luogo rispetto l'opinione di tutto l'universo , in terzo luogo come anche tu sostieni il calcio è solo un gioco e per questo mi piace vedere i calciatori che giocano a calcio ...
Ciao. a tutti.
io sono d'accordo con Uomobue.
i calciatori devono giocare a calcio,e siccome lo fanno di fronte a milioni di persone,certi gesti (che già non tollero in 3à categoria con 20spettatori) sono intollerabili.non è quello l'esempio di sportività... questo è il motivo per cui hanno dato il pallone d'argento a Gianfraco Zola ma molti l'hanno già dimenticato.
E' sconvolgente...Zinedine Zidane da una capocciata a un giocatore e la stampa (internazionale) che fa? si chiede "Che gli avra detto Materazzi x portarlo al folle gesto?"??? Pura Follia! Sinceramente io ho pensato:"L'ha fatto di nuovo,e nella finale dei mondiali!" Gia, perche Zizou è abituato a "testare" gli avversari...quando nn è gia impegnato a calpestarli! Sarà forse che i giornalisti stiano cercando un'attenuante al campione perche magari son gli stessi giornalisti che gli hanno dato il pallone d'oro ADIDAS(ho scritto adidas in maiuscolo solo per far notare che è solo una coincidenza se le maglie di Francia e Real Madrid sono firmate Adidas)e che anke escludendo il gesto nn si meritava poi tanto!Forse Cannavaro,Pirlo, Buffon o Maniche nn ne erano piu degni?
Non penso sia dato sapere cosa abbia detto materazzi, significherebbe giustificare il gesto in base alle parole! Allora dopo tutto quello che ci hanno detto i tedeschi perche Prodi nn ha pestato a sangue la Merkel?
Dicono che gli abbia detto "figlio di putt...". Bhe, allora dovrebbe prendere a testate mezza Italia visto che uno dei cori piu intonati (o stonati) dei tifosi subito dopo AVER VINTO IL MONDIALE era "la mamma di Zidane è una putt, la mamma di Zidane è una putt, la mamma di Zidane, la mamma di Zidane,la mamma di Zidane è una putt.." e, forse, ma solo forse, qualcuno, che ora lo difende a spada tratta, quella domenica notte di puro delirio italiano cantava quel coro con un tricolore tra le mani e con tutto il suo cuore!
Concludendo: Chi non arriva a rispondere con la testa (mentalmente) lo fa fisicamente.....e non sono le testate fisiche di Quarkonio!
Sono daccordo con il tuo discorso, caro anonimo. Nonostante questo la mia conclusione era: Zidane ha sbagliato, Zidane ha pagato. Per me un gesto violento rimane un gesto violento, ma questo non decreta il giudizio sulle altre azioni di chi commette il gesto; cioè io giudico il gesto di quella persona, mi aspetto che "paghi" per quello e poi aspetto di poterla giudicare per altri fatti possibilmente senza pregiudizi (anche se, lo ammetto, a volte mi è difficile!). Proprio per far capire cosa penso: io speravo che ieri Zidane ammettesse la sua colpa... lo ha fatto in parte, cosa che secondo me serve a poco o a niente: il giudizio su quello che ha detto è negativo perché ha cercato di dire che è giusto reagire così se ti dicono certe cose.
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