sabato, ottobre 14, 2006

È stato molto bello

Finisce la Tarda Estate.

In pieno autunno non si può fare nient'altro che prendere atto che la fine è arrivata.
Ma anche in autunno il sottobosco dei pensieri non può fermarsi, il freddo non riesce a ghiacciare completamente la vita, perché l'Autunno non è l'Inverno.
Ed anche a temperature basse, ci sono enti che continuano a muoversi, combinarsi per poi decadere e trasformarsi ad altissime energie; dire che la Tarda Estate finisce, senza prendere atto del fatto che tutto il resto continua non renderebbe giustizia nè a quel "resto" alieno, nè alle storie del sottobosco di enti che ne fanno parte.
Fra questi enti, uno dei più longevi è il Quarkonio, ed è dal Quarkonio che tutto riparte, e dai suoi racconti di risonanze meno longeve, che ha visto prodursi e decadere.

Siete tutti invitati ad ascoltare le sue storie.

venerdì, ottobre 13, 2006

Autunno

La parola "speranza" è cancellata dal mio vocabolario.

Pierpaolo Pasolini

mercoledì, ottobre 11, 2006

Atlante

Oggi ho capito alcune cose.

Il toro quando viene spinto nell'arena, viene buttato lì, in mezzo a tutti, per divertire.
Nessuno aiuta il toro, tutti lo guardano ed esultano mentre si gira e scalcia, in preda alla sua furia, ai suoi nervi, ben conscio di non aver via d'uscita, e tutti esultano e si compiacciono della sua situazione, mentre lui è ebbro di ignorante instabilità.

Oggi ho visto un cagnolino zoppicante, e l'ho rincorso perché erroneamente pensavo l'avessero investito, e lo richiamavo mentre si buttava fra le macchine, e mi prendevo gli insulti degli automobilisti che pensavano fosse un cane mio. Lo rincorrevo, ma lui nulla, pure da zoppo mi dava la polvere da mangiare.
Finché infine non l'abbiamo trovato assieme alla mia amica Sara, ai giardini, e non so perché avevo voglia di aiutarlo.
Di curargli la gamba e di alleviargli qualsiasi tipo di sofferenza.

Mentre riguardavo per l'ennesima volta i compiti degli scorsi dottorati in Fisica a Torino, e per l'ennesima volta non ho trovato un filo logico evidente nella scelta delle prove, ho capito una grande verità. Non sarò mai in grado di svolgere in modo sensato uno di quei compiti, tantopiù senza avere cognizione esatta dei programmi che ivi si svolgono. Il mio tentativo di preparazione si riduce pertanto ad un generico ripasso dei concetti generali di fisica, e ad uno studio casuale di problematiche collegate ad applicazioni, il che, su un programma di 5 anni, equivale a NON FARE ASSOLUTAMENTE NULLA e sperare nella fortuna. Ma il punto è proprio questo: partecipare ad un concorso da "esterno" significa andare ad "indovinare" ciò che può essere un programma svolto, ignorando che vi sono delle differenze sostanziali nello svolgimento di un programma, solo per quanto riguarda ad esempio la diversità tra un docente e l'altro.
Di conseguenza io non sarò mai in grado di passare un compito simile, di cui non conosco i relativi programmi, per il semplice motivo che vi è una coopartecipazione di:
1) inadeguatezza da parte mia, ovvero NON HO PIÙ VOGLIA DI SOTTOPORMI AD IPOCRITI ESAMI in cui non viene sottoposta ad analisi la preparazione, ma la contestualizzazione della preparazione; vi faccio un esempio pratico: che vestito indossavate il 26 aprile del 2006? NESSUNO DI VOI si ricorda cosa indossava quel giorno, ma io sì: io indossavo l'abito perché è il giorno della mia laurea; allora vuol dire che io ho più memoria di voi e sono più preparato di voi? no, vuol dire semplicemente che la domanda è relativa ad un contesto in cui per me è più facile muovermi. Questo è il tipo di domande che si incontrano negli esami di dottorato a Torino: domande a cui solo se hai avuto la fortuna di approfondire in certi contesti (nelle lezioni di fisica a Torino, o per puro caso) sei in grado di rispondere.
Allora applicando un sano realismo (da non confondere col pessimismo), e appurato che non potrò mai passare un compito simile se non per fortuna, ho deciso di ripassare i fondamentali della fisica e prepararmi per i temi di dottorato a Cagliari, del resto quelle splendide persone che sono i miei relatori mi hanno garantito che faranno di tutto per darmi una offerta formativa degna del suo nome, ed io non posso fare altro che fidarmi, perché si sono sempre mostrate persone d'oro nei miei confronti. Nella mia testa si concretizza l'ipotesi di prepararmi seriamente per sostenere il concorso di dottorato a Cagliari, e dare veramente il meglio di me per riuscire in questo progetto a cui tengo molto.
Torino è un bel sogno ma si accompagna a tanti disagi, ed io non ne posso più dei disagi, di sentirmi solo, di aspettare che qualcosa vada bene ed invece non va, di far finta che le cose vadano bene quando vanno avanti per inerzia, e non ne posso più di ipocrisia e finzioni.
Non fa per me, non ho le forze per continuare questa strada.
Quando una persona non ha più le forze e cede, può trovare in se energie e stimoli nuovi se supportata da qualcuno, ma io sono abbastanza solo, sono abbastanza lasciato al caso.
Sono come il toro che ogni volta che vede "rosso" carica, e si ritrova una banderilla conficcata nella schiena.
Sono come un cane zoppo che vagabonda, e va e viene in cerca di mani, si butta fra le macchine, gira in torno e non sa nemmeno lui dove andare, e attende che qualcuno gli possa dire qualcosa o dare qualche dritta.
Che non so se verrà ma non credo che venga.

"Come un animale nel tempo di morire mi accontento di un posto in cui sostare"
Sogni e Sintomi - CSI

"Non sono strutturato in modo di poter reggere per molto tempo ancora"
Blu - CSI

"Ad onta di ogni strenua decisione o voto contrario
mi trovo imbarazzato, sorpreso, ferito,
per un'irata sensazione di peggioramento
di cui non so parlare né so fare domande"
Irata - CSI

sabato, ottobre 07, 2006

... You better not mess with Major Tom

Spendo due parole per presentare in modo superpartes uno dei miei idoli di sempre, ovvero David Bowie.

Su questo link si può trovare una piccola intervista rilasciata da Eddy Cilia per Onda Rock sul mio amato Thin White Duke.

Vi prego di notare come addirittura arrivi a spendere due parole sulle cosiddette "critiche alternative" citando in particolare Scaruffi, personaggio che è stato più volte al centro di alcuni dibattiti che ho avuto coi miei amici.

Chiaramente linkerò anche la accesissima critica che Scaruffi muove contro Bowie: la potrete trovare qui.

Consigli per gli ascolti: Lodger, Scary Monsters (and super creeps), Heaten.

mercoledì, ottobre 04, 2006

Good news

From 28th of October to 10th of December I'll attend a Doctoral Training Programme on QCD - Spin Physics, in ECT* (European Center of Theoretical Studies in Nuclear Physics and Related Aeras).

Il Cane di Mustafà

Ho scoperto di essere un Sesso-dipendente.
In questo simpatico sito, questi simpatici signori si pongono l'inutile problema di combattere la pornografia.

Quello che non è chiaro a questi signori è che la pornografia è CONSEGUENZA dello stile di vita moralmente e sessualmente opprimente in cui viviamo.

Andiamo alla sezione "perché fa male" e vediamo di capire cosa ruota nella testolina di questi simpaticoni.

"1) La pornografia s'insinua per stuzzicare aspetti della concupiscenza umana; la concupiscenza degli occhi e la concupiscenza della carne. "Non amate il mondo ne' le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non e' in lui. Perche' tutto cio' che e' nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volonta' di Dio rimane in Eterno." I Giovanni 2:15-17.
La concupiscenza si espande come un fuoco e non si soddisfa mai. La pornografia ti attira , prepara l'esca con la concupiscenza visiva, che, a sua volta, ti aggancia e ti lega con il piacere fisico che e' la concupiscenza della carne. La concupiscenza ha la malvagia tendenza a crescere e sfociare in altri tipi di malvagita' per esempio l'ira, l'invidia, il desiderio, la depressione, l'egoismo, l'idolatria e le perversioni. Man mano che vedi gli effetti negativi della concupiscenza, vorresti liberartene, ma potresti esserne incapace perche' ormai ti ha agganciato. La concupiscenza accresce nella tua vita dei legami a delle cose che appaiono dolci dal di fuori ma, all'interno, sono amarissime."

Persino in Giovanni si legge tra le righe che la concupiscenza degli occhi è uno schifo rispetto alla concupiscenza della carne (che immagino la maggior parte di noi preferiscono); in ogni caso si può facilmente liquidare Giovanni come "di 2000 anni fa", periodo in cui vi erano altre esigenze sociali ben distanti dalle nostre.
Sullo sfociare in altri tipi di tendenza e perversione... bho... questo direi che è antievidente: per quanto riguarda l'ira non ho mai visto una persona incazzata dopo essersi fatta una sega; e l'invidia di fottersi una pornostar credo sia una SANISSIMA invidia; sulla crescita del desiderio non ci trovo nulla di male; a meno che non ti rimanga il pene in mano in seguito ad una esagerata trazione del membro trovo difficile una conseguente depressione: ci si deprime per ALTRO in questa società assurda, e la masturbazione non c'entra nulla con la depressione, e anzi, appagando gli ormoni avviene l'esatto contrario, ovvero si evita di diventare serial killer (Dio salvi il pollice opponibile!); l'egoismo?! la sega è mia e me la faccio da solo, non vi riguarda! l'idolatria?! sì, sono un devoto alla Sacra Sega, e quindi?!
Infine, per quanto riguarda le perversioni: chi è più perverso tra chi si masturba mentre guarda un film porno e chi, ogni volta che sta per toccarsi, pensa alla Madonna e a Gesù?

"2) I tuoi pensieri verso le altre persone diventano sempre piu' di natura sessuale e sempre piu' pressanti. Avrai una prospettiva pervertita, distorta e insoddisfatta anche se continuerai a cibarla; in tal modo, continuerai a trovarti impegnato a ricercare la pornografia sempre piu' spesso."

NO, in tal modo mi ritroverò a cercare NON LA PORNOGRAFIA, bensì IL SESSO sempre più spesso.
Ed è anche normale cercare il sesso, in piena maturità sessuale: è un istinto naturale, primordiale, ed indice di SANITÀ; è normale che questo avvenga dopo uno stimolo visivo.
L'anormalità, la malattia, è quella di NON RICERCARE SESSO, perlopiù dopo uno stimolo visivo.

"3) Le immagini pornografiche bombardano la tua mente e condizionano il tuo pensiero. Tutto cio' che vedi viene stampato nel tuo cervello grazie all'aiuto degli ormoni che vengono rilasciati durante l'eccitamento sessuale. Anche se provassi a smettere col tuo vizio della dipendenza dalla pornografia, noterai che la tua mente richiama facilmente le immagini viste nel passato; che riaffiorando ti riportano immediatamente alla concupiscenza."

Ci puoi giurare, amico!
Ed è un ottimo passatempo durante le lezioni di fisica teorica.

"4) La pornografia diventa una dipendenza che, in molti casi, e' sempre piu' progressiva; questo porta a ricercare sempre piu' materiale pornografico hard, incluse perversioni di omosessualita' bestialita' necrofilia (che vuol dire interesse sessuale verso i cadaveri), e sadismo (che e' una perversione dove la gratificazione e' ottenuta nell'infliggere dolore fisico o mentale ad altre persone)."

Mi masturbo sin dall'adolescenza, quindi da più di 10 anni.
Mai mi è saltato in mente di scoparmi un cadavere o un criceto.

"5) La pornografia intensifica il desiderio e la spinta dell'individuo a servire se stesso invece di servire l'altro.

6) La dipendenza dalla pornografia inoltre, puo' portare un aggravio economico che puo' essere veramente dannoso:

"Chi ama godere sara' bisognoso, chi ama il vino e l'olio non arricchira'" (Proverbi 21:17). Oggi con la convenienza della carta di credito che si puo' usare facilmente su internet, si incoraggia a spendere soldi senza limiti."

Servire se stessi? Io sogno di mettere il mio pene al servizio degli altri, anche se questa richiesta non è mai accolta come dovrebbe, dalla società.
Aggravio economico? SVEGLIATEVI: ESISTE IL MULO!

"7) Nel comprare e guardare la pornografia, stai sostenendo l'industria pornografica e facilitando la sua crescita."

Solo nel comprare, non nel guardare.
Ed in ogni caso l'ho sempre saputo, ma grazie comunque per l'informazione.

"8) Scoprendo il tuo materiale i tuoi figli possono essere adescati e possono cadere nel vizio della pornografia. Dal lato spirituale, tu puoi essere causa di una maledizione generazionale sui tuoi figli che nasce proprio dalla tua dipendenza dalla pornografia. Percio' anche i tuoi figli possono cadere nel tuo stesso tipo di schiavitu' e legame come risultato di una maledizione.

9) Se sei sposato puoi consumare e spendere la tua energia sessuale in altre cose o persone che non sono ne' tua moglie ne' tuo marito. La sfera sessuale della tua vita puo' soffrirne, il tuo consorte puo' essere triste e senz'altro si creeranno dei problemi nel tuo matrimonio."

Arriviamo dunque alla famiglia: ommioddio se mi faccio le seghe rischio che se le facciano anche i miei figli! Non cada mai una maledizione tale sulla mia famiglia! Padre Pio aiutami!

Secondo punto: il consorte è triste perché scopre che spendi le tue "energie sessuali" in altre cose o persone; evidentemente il consorte non ha capito che vi è un problema di fondo che risiede nel concetto di SODDISFAZIONE SESSUALE. Spiegaglielo e, se sarà ancora triste, sono stracazzi suoi.

"10) Se vieni scoperto, puoi soffrire per le conseguenze professionali, sociali ed emotive."

Questo è vero, ma puoi sempre corrompere chi ti ha scoperto con una prestazione sessuale.
Date il culo: piace sempre.

"11) Tu stai permettendo al tuo desiderio, al tuo appetito sessuale di cibarsi di immagini di altre persone che stanno facendo sesso. Dio ha un progetto diverso per te, nel suo progetto c'era che tu e il tuo consorte, ( il tuo sposo o la tua sposa ), possiate godere gli uni gli altri nel rapporto matrimoniale. La pornografia che riempie la tua mente, invece, ti separa e distrugge il piacere e l'intimita' che il sesso puo' dare nel tuo matrimonio se sei gia' sposato, o se ti sposerai in futuro."

A parte la riduttività nel pensare che Dio abbia come progetto quello di evitare che io faccia autoerotismo e guardi pornazzi, se proprio comunque dovesse avere un progetto scriteriato simile, basta che mi dia un buon lavoro, un tetto dove vivere in cui possa ospitare la mia consorte o futura sposa, senza tenerci a decine di chilometri di distanza, e gli prometto che non mi farò più le seghe... per qualche ora!

"12) La pornografia ha un potere dentro di te, non ci credi? Hai dubbi? Basta fare la prova di allontanarti e non vedere mai piu' materiale porno. Prova ad allontanarti e a dire basta, e' quasi impossibile riuscirci. Questo tipo di potere e' distruttivo e tentera' di dominarti e rovinare la tua vita."

C'è un contesto in cui invece riesci ad allontanarti dalla pornografia: dopo esserti fatto una sega.

"13) La pornografia aumentera' le tue probabilita' di commettere un crimine sessuale, incluso l'incesto, la violenza carnale, l'esporsi in maniera indecente, la sodomia, eccetera."

Le cause della criminalità sessuale sono da ricercarsi nella repressione degli istinti e non nel loro sfogo, come è SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRATO.
Inoltre la sodomia non è un crimine (almeno non nel nostro stato), ed "esporsi in maniera indecente" non significa nulla.

"14) La pornografia ti portera' dire bugie, o ad aumentare le probabilita' che tu ne dica."

E in base a cosa tutto ciò?

"15) Tra la realta' la fantasia c'e' una grande differenza, e sono due cose ben distinte tra loro che e raramente si incontrano. Il sesso, nella pornografia, e' una scena preparata solamente per il piacere di colui che la guarda. Il sesso nella vita vera e' o dovrebbe essere, un'espressione d'amore tra un uomo e una donna in un ambiente, in una relazione di matrimonio."

Il sesso per i cristiani, forse.
Il sesso è un "semplice" meccanismo naturale per la perpetuazione della specie.
Il fatto che tra la fantasia e la realtà (sessuale) ci sia differenza, è legato in linea di massima alla repressione sessuofoba nella nostra società.
Il fatto che tra la fantasia e la realtà (in generale) ci sia differenza è legato invece ai misteri della creatività della nostra mente, ed è una cosa affascinante e non riprovevole.

"16) La pornografia distrugge le famiglie e di solito questo peccato incomincia nell'uomo che, nel piano di Dio, dovrebbe essere il capo spirituale della famiglia. La pornografia aiutera' a bloccare le benedizioni di Dio e i suoi favori verso una famiglia. Una volta che un uomo e' dedito alla pornografia, che ne e' dipendente, fara' qualsiasi cosa per tenere la sua dipendenza segreta ma i risultati di questo modo di fare,possono anche portare alla scontentezza nel rapporto sessuale con la consorte, oppure a: continue bugie, incesto, violenza carnale, divorzio, separazione, crollo finanziario, comportamenti violenti, perdita di razionalita' o addirittura, omicidi seriali."

Ciò che distrugge la famiglia, oggigiorno, in linea di massima è la precarietà della vita.
La pornografia è solo uno stupido edulcorante nel mondo di merda in cui viviamo.
È il sogno in cui tu la metti nel culo a qualcun altro, mentre in realtà sei tu che la stai prendendo in quel posto.

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"Tu sei come er cane de Mustafà"
"E chi era il cane di Mustafà?"
"Er cane de Mustafà era quello che ce l' aveva nel culo e diceva che stava a scopà!"
Thomas Milian

martedì, ottobre 03, 2006

Certe volte serve una mano

Immersi come siamo fra mille impegni, io per primo, dimentichiamo che certe volte viviamo i nostri minuscoli problemi come montagne insormontabili, quando invece qualcuno ha più bisogno di noi.
Ad esempio un bimbo di Gavoi, Roberto, affetto da una malattia rara di cui non so il nome e non lo voglio nemmeno sapere.

Purtroppo le malattie rare oggigiorno richiedono interventi costosissimi all'estero, laddove la Ricerca funziona, laddove gli intellettuali ricercatori parlano e agiscono PER la vita umana e non SULLA vita umana.

In attesa che le persone, la politica, il senso civico si risveglino nelle persone, l'unica cosa che possiamo fare è una tristissima elemosina.

Ognuno può fare (o non fare) il versameno che ritiene opportuno per contribuire alla guarigione di Robertino.

Mi ha meravigliato la sensibilità al problema mostrata da Beppe Grillo, e la forza di internet nel RISOLVERE problemi che altrimenti nessuno risolverebbe.

domenica, ottobre 01, 2006

A Ginevra

Propongo con piacere due episodi che mi riguardano, accaduti a Ginevra durante un viaggio studio al CERN.

Il primo che addirittura non ricordo e continuo a non ricordare, ma che mi è stato raccontato, si è svolto alla mensa del CERN.
Sedevo ad un tavolo assieme a due amici e cari colleghi: Antonio ed Alberto.
Al tavolo vicino sedeva il Prof Saitta (nostro accompagnatore) con uno stuolo di colleghi e studenti (che poi, fra le risate, qualche giorno dopo mi hanno raccontato l'episodio).
A quanto pare (io non posso confermare perché non ricordo) nell'altro tavolo ad un certo punto è regnato il silenzio, e proprio in quel frangente si è sentita la mia voce che fendeva l'aria con commenti pesanti sulla moglie di Prof Saitta.
Il tutto sarebbe culminato con un "...fra l'altro... gran bella donna!"

Secondo episodio: casa di Prof Saitta.
Pranzo indiano (la moglie è indiana, e fra l'altro... gran bella donna), che giusto per non soffocare ho dovuto affogare con almeno un litro di vino, ma probabilmente molto di più.
Si arriva al dolce: panna e fragole. Ne avrò mangiato un quantitativo prossimo ad un'insalatiera piena.
In preda ai deliri dettati dall'alcool e dai cibi mi rivolgo a qualcuno, probabilmente un ricercatore (mi semba di ricordare Dr Cicalò), e domando: "ma dov'è il cesso in questa casa, che lo devo sfondare?"