In scena: preside e vicepreside, il primo seduto in presidenza davanti ad un grande specchio, il secondo che gli ruota attorno con un rasoio da barba.
VICEPRESIDE: Gradisce la barba? Non so come è abituato... oppure vuole qualcos'altro: una spremuta, qualsiasi cosa...
PRESIDE: E bravo picciotto! Fai pure, mi fa sempre piacere trovare collaboratori disponibili!
Il vicepreside comincia ad insaponare...
VICEPRESIDE: Senta, quel tale... Luciano... è un po' troppo stimato e ammirato, e rischia di portarci via le persone. Che cosa si deve fare?
PRESIDE: Limitati a farci una chiacchierata... Poi si vedrà!
VICEPRESIDE: Voi sì che tenete sempre il consiglio giusto...
PRESIDE: è merito delle valide persone che ho intorno.
Il vicepreside prende il rasoio e con cura, comincia a rasare il preside...
VICEPRESIDE: Senta, non vorrei rigirare il dito nella piaga, ma quel Luciano sta andando a pazziare in giro su di voi... Dice che c'è "immoralità nelle istituzioni", dice che (con permesso parlando) un condannato in via definitiva per aver percepito tangenti non dovrebbe assolvere incarichi pubblici, politici o nell'istituzione dell'istruzione, e dice anche che...
Il preside si scuote visibilmente irritato ed esclama, interrompendo il vicepreside:
PRESIDE: DICE TROPPO! QUESTO LUCIANO DICE TROPPO!
VICEPRESIDE: Mi perdoni, non volevo assolutamente farla arrabbiare... vuole una sigaretta?
PRESIDE: Lascia stare la sigaretta... non voglio che nella MIA scuola si parli di certi argomenti... fa male al morale, poi i miei ragazzi non lavorano più come si deve... domani vai a fare una chiacchierata con questo Luciano, e assicurati che "afferri il discorso".
VICEPRESIDE: Sarà fatto!
Una goccia di sudore cade dalla fronte del vicepreside.
VICEPRESIDE: Ehm...
PRESIDE: Cosa c'è ancora?
VICEPRESIDE: Luciano si è appoggiato al sindacato per formare un comitato che la vuole destituire.
Il preside si alza di scatto, il vicepreside lo taglia col rasoio, per sbaglio, il preside urla.
PRESIDE: PICCIOTTO, VIENI DENTRO!
Entra un omone armato.
PRESIDE: Tirami giù questo stronzo che mi ha pure tagliato.
VICEPRESIDE: NO, LA PREGO, ECCELLENZA, NO, VI PRE...
Colpo di pistola. Il vicepreside cade morto. Il Preside rivolto al picciotto:
PRESIDE: E sentici bene: con Don Raffaè non si scherza. Ora sei tu vicepreside, e bada di non farmi incazzare. Vai da questo Luciano, strigliamelo un po', e che questa storia finisca. Il corpo di questo stronzo, sotterralo nel giardino: i fiori hanno bisogno di un po' di merda per crescere bene.
Si asciuga la schiuma da barba, esce; il picciotto prende il corpo dell'ex-vicepreside e lo trascina fuori.