sabato, gennaio 07, 2006

Povertà

Vendo venti vetri vuoti verdi;
ciancio e incerto cerco cibo e cena;
casco e incastro un canto coi ricordi;
volgo al vento il volto e vinta vena.

Porto primo per la parca pesca,
mano immane mena una moneta;
riso roso dalla resa affresca
porta aperta, e sporta anima inquieta

arretra; arriva arriso ancora adesso
e lacrima lenta lascia l'occhio lindo;
fonde in un fiume e infera fango fesso.

Basta che il buono e il brutto batta blando,
(schivo) scuota e scansi oscuro scanno,
e andrai ridendo dove tutti andranno.

3 Comments:

Blogger ne? said...

questi sono belli!!! ha scrivato Lei o anonimi?

2:02 AM  
Blogger Quarkonio said...

The little piece is mine.
As all I write on my blog.
Thanks for the interesting.
Come back as you want it!

è tutto mio, come del resto tutto ciò che scrivo sul mio blog.
Grazie per l'interesse, torna a trovarmi quando vuoi!

2:08 AM  
Anonymous Anonimo said...

._.sara' l'alcol ma non hio capito domani rileggo

2:55 AM  

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