sabato, gennaio 07, 2006

Dopo Sharon

In Israele la situazione è più critica che mai.
Dieci anni fa un estremista della destra sionista uccideva Rabin, fautore dei grandi compromessi assieme ad Arafat e Peres.
La guida ad interim fu sostituita in breve da Peres (Nobel per la pace), che purtroppo, per rassicurare un popolo violento ed impaurito allo stesso tempo, si lanciò in dichiarazioni e in azioni che inasprirono lo stato delle cose.
Tutti alle elezioni pensarono che l'eredità di Rabin fosse così pesante da condizionare il corso degli eventi, ma così non fu: Netanyahu.
Il processo di pace subì un congestionamento, portato avanti negli anni dalla politica della destra.
Grande uomo Sharon, dicono in molti pensando al ritiro delle truppe da Gaza.
Il mio pensiero al riguardo è che un uomo capace di uno squallore politico come la costruzione del famigerato "muro", de-occupando i territori di Gaza dimostra solamente che oltre a non tener in conto la popolazione Palestinese, non tiene nemmeno in conto la propria gente.
Adesso c'è una debole corrente, ma è una corrente di speranza: Tzippi Livni.
Una donna piccola piccola, Ministro della Giustizia, che è favorevole alla restituzione dei territori occupati per il decongestionamento delle tensioni ed il ripristino della pace.
Perché, è meglio non dimenticarlo, i territori sono OCCUPATI DAGLI ISRAELIANI, ma non sono degli Israeliani.
Sapere che c'è un solo politico che anche se con pochi consensi, ha la coscienza per valutare l'ipotesi della restituzione, mi infonde speranza nel cuore.
Il grande ricatto di Sharon e di Netanyahu prima di lui era dialetticamente impostato nel modo seguente: il dialogo potrà essere ripristinato solo quando cesseranno le azioni terroristiche.
Solo che loro e la loro squallida occupazione erano la causa delle azioni terroristiche.
Dopo aver occupato un territorio, chiedevano in pratica l'accettazione di tale occupazione senza alcuna resistenza per poter parlare di ritiro. FOLLIA DIPLOMATICA!
Impostandola come una guerra al terrorismo (American-like) hanno trasformato un processo di pace in un progetto virtualmente infinito: la pace si fa quando la guerra al terrorismo sarà finita, io stesso mi preoccupo di instaurare un regime permanente di terrore, quindi la pace non si farà mai e l'occupazione andrà avanti inesorabile.
Hanno presidiato per mesi il palazzo dove Arafat ha vissuto gli ultimi giorni, recluso, senza aiuti da parte di nessuno. L'hanno voluto mostrare al mondo come un leone in gabbia, con le spalle al muro. Hanno disconosciuto la funzione e l'importanza dell'OLP, hanno provocato nuove intifade, questa volta con bombe, non più con pietre.

Forza Peres, ma soprattutto forza Livni!
Basta leccare il culo all'America, basta regimi di occupazione militare!

Date a quella gente la possibilità di uno sviluppo civile, e togliete ai terroristi le motivazioni per le loro azioni!

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

non so se il mio commento sarà o meno in tema e mi scuso già da adesso per questo, ma in questi giorni ho sentito cose a dir poco disgustose sulla figura di sharon, addirittura c'è chi lo definisce un uomo di pace, chi dice dopo sarà peggio... ecc non vorrei che si dimenticasse chi era al comando del esercito durante i fatti di sabra e shatila, chi ha fatto in modo che ci fosse una nuova intifada buttando nel cesso il processo di pace che se pur lentamente stava comunque iniziando... non so cosa succederà ora, di sicuro non si può rimpiangere l'uscita dalle scene di un uomo del genere, per il futuro spero solo che si capisca che con una politica del tipo "cane che si morde la coda" non si arriverà mai a niente, non servono a niente gli attacchi terroristici palestinesi e non servono a niente le rappresaglie del governo israeliano... utopia: il popolo palestinese abbia un suo stato riconosciuto da tutti, e ci sia pace per due popoli in guerra da troppo tempo

1:21 PM  
Blogger Quarkonio said...

Cris, a parte il fatto che non sei fuori tema, più che altro l'unica cosa su cui non sono d'accordo è l'utilità degli attacchi terroristici.
Ovviamente alla lunga distanza non hanno alcuna utilità, ma non bisogna dimenticare che le persone che si fanno saltare in aria sono persone che stanno dando la vita per difendere la propria casa.
Ovviamente tutto questo fa il gioco forte alla politica di guerra permanente che lo stato Israeliano e Americano auspicano per il controllo del territorio.
Infatti ciò che dicevo io è la cosa seguente: date a Cesare quel che è di Cesare, restituite i territori.
A quel punto potrà essere portato avanti un processo di pace disattendendo le aspettative dei terroristi e di chi vuol fare la guerra al terrorismo (ovvero lo stesso soggetto, come la storia insegna: la cia finanzia il golpe in iran, ed auspica la guerra contro l'iran, fa lo stesso in iraq, in afganistam, ecc ecc. Per sottolineare il fatto che non stiamo cazzeggiando o parlando di fantapolitica basti pensare che l'unica cosa che accomuna Bin Laden e Saddam Hussein è il giro di affari con gli uomini della casa Bianca ed in particolare Chaney).

2:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

ack, i'm going to have to print this out and translate.

2:48 PM  
Blogger Quarkonio said...

Anche se tuttavia, sarebbe prevenuto non riconoscere nel pensiero di alcuni fra quelli che ci hanno preceduto una illuminazione fuori dal comune.

1:01 PM  

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