mercoledì, gennaio 25, 2006

Imbroglioni, gonzi, e (per fortuna) cooperatori.

Vi racconto un aneddoto: qualche anno fa salii sul pullman urbano di Cagliari col biglietto ancora da obliterare.
Vidi che all'interno del pullman vi erano i controllori.
In quel momento, non so perché, non obliterai il biglietto, e mi misi buono, seduto, con un quaderno aperto, a far finta di ripassare qualcosa.
Il rischio era altissimo: se mi avessero beccato avrei pagato 10 volte il prezzo del biglietto, mentre se non mi avessero beccato avrei viaggiato gratis.
In caso di cooperazione avrei pagato 77 centesimi, il prezzo della corsa.
Irrazionalmente non obliterai, e per mia fortuna i controllori scesero alla fermata successiva, ed io viaggiai gratuitamente.
In tutto questo:
a) io ebbi il ruolo dell'imbroglione;
b) l'azienda dei trasporti ebbe il ruolo del gonzo;
in caso di obliterzione saremmo stati ambedue cooperatori.

Per diverso tempo mi chiesi quale fosse stata la spinta irrazionale ad effettuare una manovra così rischiosa (e disonesta) e apparentemente irrazionale.
Superficialmente parlando, sembra che il vantaggio in caso di riuscita sia decisamente ingiustificato da un rischio di fallimento 10 volte più costoso.

Anni dopo appresi l'esistenza di una teoria detta "dei giochi" che valse il Nobel a John Nash, noto soprattutto per la trasposizione cine-biografica dal titolo "a beautiful mind" (personalmente adoro la scena in cui Russel Crow invita Commodo nell'arena per la "cerimonia delle penne", mentre intorno tutti gli urlano "HISPANICO"!).
Questa teoria fa proprie le definizioni di "gonzo", "imbroglione" e "cooperatore", ed in modo non tanto intuitivo descrive un concetto di convenienza che coinvolge la componente di irrazionalità che non riuscivo fino a quel momento a spiegarmi.
Recenti studi in campo biologico hanno mostrato che persino nelle colture virali si possono definire i ruoli di gonzo, imbroglione e cooperatore, e nella naturale evoluzione avviene un riequilibrio tra queste categorie.
Vi è quindi una sorta di equilibrio matematico che prevede la coesistenza delle tre categorie, e ciò porta dei vantaggi di sviluppo all'interno di una società (gli esempi non sono semplici, ve li risparmio).

Secondo il modello matematico, tuttavia, affinché gli imbroglioni possano essere in qualche modo "utili" alla società, devono essere rarefatti e ben distribuiti all'interno di una società che eccede di gonzi-cooperatori.
Infatti quando la percentuale di imbroglioni diventa troppo alta, avviene un collasso nello sviluppo, legato al fatto che il lavoro dei gonzi-cooperatori non riesce a sopperire al ritmo di sfruttamento degli imbroglioni che succhiano risorse in modo eccessivo e squilibrato.

Riassumendo:
1) una società priva di imbroglioni funziona bene;
2) una società con pochissimi imbroglioni funziona ancor meglio;
3) una società con un numero sensibile di imbroglioni collassa.

Scegliete il vostro ruolo fra i tre che vi ho proposto, ponendovi prima la seguente domanda... e se tutti facessero come me dove andrebbe a finire la società? Che diritto ho io di scegliere un ruolo che non vorrei che scegliessero gli altri?

Riflettete, non riflettete, o fate il cazzo che vi pare...

4 Comments:

Blogger Quarkonio said...

Sei stato l'esempio plateale del gonzo.
E l'azienda dei trasporti è stata l'esempio plateale dell'imbroglione.
Infatti oltre ad averti preso i soldi dell'abbonamento, e di un biglietto inutile, ti ha preso anche quelli della multa, approfittando della tua ingenuità.
Il pullman non è collassato, ma l'azienda dei trasporti sta effettivamente collassando...
Poi si chiedono perché...

11:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

io sono per la cooperazione. cooperando conosci meglio il nemico e poi lo truffi con le sue stesse armi...

12:39 PM  
Blogger Quarkonio said...

Allora sei per l'imbroglione...

2:02 PM  
Blogger consul said...

A me viene in mente un detto dell'umorista statunitense Arthur Block: "Ci sono due tipi di persone: quelli che dividono le persone in due tipi e quelli che non lo fanno!". Mi viene in mente perché se tutti fossero daccordo con me (a dividere le persone in due tipi) avrei torto, ma il primo che si «azzardasse» a sottolinearlo cambierebbe la situazione a mio favore (e quindi a suo sfavore) perché sarebbe uno di quelli che non divide le persone in due tipi... insomma è un gioco strano... tra l'altro se invece tutti sostenessero l'idea che c'è soltanto un tipo (composto da quelli che pensano che ci siano persone di un solo tipo) tutti sarebbero dalla parte della ragione, ma il primo furbo che obiettasse tale situazione metterebbe tutti dalla parte del torto...

10:33 AM  

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