Di tutta l'erba un fascio
Da poco alle "Iene" hanno riproposto la puntata in cui vi era l'intervista doppia tra Di Canio e un altro calciatore. Di Canio è "fascista", come è ben noto, mentre l'altro è "comunista" (le virgolette sono obbligatorie quando si parla di posizioni politiche e di calciatori).
Di Canio sentenziava che mentre lui è "perseguitato" (ahahah!) per essere fascista, chi invece è comunista non subisce lo stesso trattamento.
E giù il populismo... questo Di Canio ha proprio ragione... come mai questi sì e questi no?!... dev'essere tutta opera dei comunisti! Maledetti comunisti!
Allora ricordiamo a chi non ha studiato la Storia, o a chi la vuole strumentalizzare, come mai chi fa il saluto romano viene (ahahahah!) perseguitato mentre chi alza il pugno no.
"La resistenza
In tutto il periodo compreso fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, nei territori rimasti nelle mani dei Tedeschi e della Repubblica di Salò il dispotismo nazifascista fu contrastato dalla quasi unanime resistenza passiva delle popolazioni e dalla resisteza attiva delle formazioni partigiane.
Fra queste un posto di particolare rilievo ebbero le brigate Garibaldi, comuniste, e le brigate Giustizia e Libertà, ispirate agli ideali liberal-socialisti del Partito d'Azione. Non molto consistenti furono invece le brigate Matteotti del partito socialista. In alcune zone una notevole attività fu svolta anche da brigate che chiameremo "Autonome" perché non avevano un orientamento politico ben definito e comprendevano uomini di diversa tendenza (cattolici, socialisti, repubblicani, liberali, monarchici) tutti uniti nella lotta contro il fascismo ma destinati più tardi a seguire scelte divergenti e talvolta inconciliabili."
A. Camera - R. Fabietti
Quindi i comunisti hanno fatto (attivamente) parte del processo di liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista, mentre i Fascisti hanno fatto (attivamente) parte del processo criminoso di occupazione (senza consenso, ribadiamo) dell'Italia.
Ecco perché la nostra costituzione è anti-fascista e non anti-comunista: perché (per fortuna) i partigiani italiani hanno avuto la meglio sul regime di occupazione nazifascista.
Ovviamente questa è una versione semplificata dei fatti, ma chi volesse saperne di più deve semplicemente aprire un libro di storia e studiare.
L'operazione di equiparare due estremi opposti, in modo blando e senza approfondimento, è il primo passo di un revisionismo storico ingiustificato; equiparare comunisti e fascisti è sbagliato, in quanto sono due gruppi politici che hanno diverse responsabilità davanti alla storia, diversi obiettivi, diverse filosofie... insomma, presentano diversità sostanziali che vanno conosciute e studiate.
Non bisogna mai fare di tutta l'erba un "fascio", perché sono operazioni di cui bisogna rispondere davanti alla "realtà storica" dei fatti.
Sono operazioni populistiche, criminose, ignoranti.
Di Canio sentenziava che mentre lui è "perseguitato" (ahahah!) per essere fascista, chi invece è comunista non subisce lo stesso trattamento.
E giù il populismo... questo Di Canio ha proprio ragione... come mai questi sì e questi no?!... dev'essere tutta opera dei comunisti! Maledetti comunisti!
Allora ricordiamo a chi non ha studiato la Storia, o a chi la vuole strumentalizzare, come mai chi fa il saluto romano viene (ahahahah!) perseguitato mentre chi alza il pugno no.
"La resistenza
In tutto il periodo compreso fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, nei territori rimasti nelle mani dei Tedeschi e della Repubblica di Salò il dispotismo nazifascista fu contrastato dalla quasi unanime resistenza passiva delle popolazioni e dalla resisteza attiva delle formazioni partigiane.
Fra queste un posto di particolare rilievo ebbero le brigate Garibaldi, comuniste, e le brigate Giustizia e Libertà, ispirate agli ideali liberal-socialisti del Partito d'Azione. Non molto consistenti furono invece le brigate Matteotti del partito socialista. In alcune zone una notevole attività fu svolta anche da brigate che chiameremo "Autonome" perché non avevano un orientamento politico ben definito e comprendevano uomini di diversa tendenza (cattolici, socialisti, repubblicani, liberali, monarchici) tutti uniti nella lotta contro il fascismo ma destinati più tardi a seguire scelte divergenti e talvolta inconciliabili."
A. Camera - R. Fabietti
Quindi i comunisti hanno fatto (attivamente) parte del processo di liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista, mentre i Fascisti hanno fatto (attivamente) parte del processo criminoso di occupazione (senza consenso, ribadiamo) dell'Italia.
Ecco perché la nostra costituzione è anti-fascista e non anti-comunista: perché (per fortuna) i partigiani italiani hanno avuto la meglio sul regime di occupazione nazifascista.
Ovviamente questa è una versione semplificata dei fatti, ma chi volesse saperne di più deve semplicemente aprire un libro di storia e studiare.
L'operazione di equiparare due estremi opposti, in modo blando e senza approfondimento, è il primo passo di un revisionismo storico ingiustificato; equiparare comunisti e fascisti è sbagliato, in quanto sono due gruppi politici che hanno diverse responsabilità davanti alla storia, diversi obiettivi, diverse filosofie... insomma, presentano diversità sostanziali che vanno conosciute e studiate.
Non bisogna mai fare di tutta l'erba un "fascio", perché sono operazioni di cui bisogna rispondere davanti alla "realtà storica" dei fatti.
Sono operazioni populistiche, criminose, ignoranti.
3 Comments:
Penso che dove sono stati i regimi comunisti a fare "male", si abbia lo stesso tipo di "persecuzione"; quindi non mi sembra ci sia nulla di strano che qui in italia il Fascismo sia visto come un demone con una lunga ombra.
Il saluto romano viene ad identificarsi con un preciso regime dittatoriale (e criminoso). Il pugno alzato invece fa parte di una tradizione più ampia che risale alle lotte operaie di fine XIX sec. e quindi non s'identifica con un regime dittatoriale o criminoso.
Per quanto riguarda i "partigiani comunisti", credo che tu abbia semplificato, giacché non c'erano solo partigiani comunisti - i quali tra l'altro, almeno le frange più estreme, volevano continuare la lotta armata anche contro gli Alleati (USA e GB) - ma anche monarchici, democristiani, autonomi, liberali, etc. Inoltre penso che tu abbia sopravvalutato il ruolo dei partigiani nella liberazione dell'Italia. Il loro ruolo fu essenziale sicuramente per questioni logistiche e di spionaggio - il loro accesso in città come Bologna, Firenze, Genova e Milano, fu più simbolico che effettivo (dato che i tedeschi si stavano già ritirando per difendere i confini austro-tedeschi). Gli Alleati avrebbero liberato l'Italia anche senza l'aiuto dei partigiani, propabilmente con maggiore difficoltà.
Infatto ho precisato che ci sono state 3 frange principali di Brigate, mentre, andrebbe giustamente precisato, esistevano 6 partiti del C.L.N. (Comitato di liberazione nazionale); ribadisco che non tutti erano comunisti, mentre preciso che i comunisti sono stati uno dei 3 gruppi che hanno avuto ruolo sia attivo che passivo, ed il loro contributo è stato fondamentale alla liberazione ed alla ricostruzione "ideologica" dell'unità d'Italia.
Gli Alleati avrebbero liberato comunque l'Italia? non sono d'accordo: avrebbero meglio colonizzato l'Italia, senza dubbio.
La colonizzazione non è avvenuta, ad esempio, in Norvegia, dove il movimento partigiano era paragonabile se non superiore in organizzazione ed intensità filosofica e consensuale a quello italiano.
Il ruolo partigiano, nella liberazione di una nazione, è fondamentale.
Guarda che cazzo è diventato liberare l'Iraq senza consenso interno... un progetto virtualmente senza termine!
L'Italia è stata liberata in relativamente poco tempo, anche se tutt'ora viviamo strascichi pesanti di fascismo.
Ma è un discorso lungo.
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