domenica, novembre 13, 2005

Il diritto viene da Dio (2)

Ancora il Papa fa dichiarazioni sul diritto, e questa volta parla in modo esplicito di diritto "morale".
Finalmente...
Il diritto morale viene da Dio e non dallo Stato.
Per quanto una persona possa non essere d'accordo con questa affermazione, senza dubbio sta parlando di cose un po' più vicine alla sua sfera di competenze.
Continua così Ratzinger, che siamo con te!

Scusate se parlo bene del Papa ma ho la febbre.

12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

auehauehua ma guarda che è veramente ironico: dove non ci pensano i politici italiani (per tenersi stretto il caro elettore) ci pensa Ratzinger. Questa è LA sorpresa!

12:48 PM  
Anonymous Anonimo said...

Qusto intervento mi sa tanto di intervento giusto per par condicio, comunque sono contento che per una volta si aprezzi il Papa in un ambiente dichiaratamente anti-clericale. Comunque riguardo alla questione morale in politica (che mi sembra un pò quello a cui si riferisce Ottopus), è veramente triste l'aria di impunità e corruzzione che c'è in Italia, basti vedere che i mafiosi (con tanto di sentenza) come Andreotti siedano ancora in parlamento, vadano a farsi belli da Vespa e facciano pure i divi della pubblicità con quel puttanone della Marini.

1:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

la cosa molto triste ma molto triste sul serio è il fatto che molto spesso la chiesa si è mostrata molto più indulgente nei confronti dei mafiosi che non so degli omosessuali, e poi parla di morale...

5:14 PM  
Blogger Quarkonio said...

Sì, ma infatti qui non sto commentando sulla morale che propone il Papa, che si sarà ben capito, io ritengo solo in minima parte corretta.
Qua ho solo voluto sottolineare che il Papa si sta riappropriando di sfere d'azione che gli competono.
Puntualizzazione: non esistendo il politically correct in questo forum, non può esistere nemmeno la "par condicio".
Il commento sui politici italiani è l'unica volta in cui non c'entra nulla, in quanto i politici italiani NON HANNO LEGGE MORALE, SONO FORTEMENTE DISABITUATI ALLA LEGGE MORALE, soprattutto da menate come la "par condicio" che io odio.
Come può essere postulata la necessità che chi ha un'opinione corretta abbia lo stesso peso mediatico di chi ha l'opinione opposta (e quindi sbagliata, in un modello logico a due valori)?
Perché 5 minuti di osservazioni corrette devono preannunciare 5 minuti di cazzate? Qual è lo spirito di questa legge del cazzo?

5:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Cosa diceva di tanto ignobile il commento eliminato? Difendeva Andreotti?

6:12 PM  
Blogger Quarkonio said...

Purtroppo i commenti, in questo blog, una volta postati non possono essere modificati nemmeno dagli autori, quindi se sono mal scritti è necessario cancellarli, oppure fregarsene lasciando i refusi; è un limite di questo blog.

Difendere Andreotti...

Piuttosto conserviamo per quanto è possibile il tema del post.
Cosa ne pensate dell'affermazione del Papa? La legge morale viene per forza da Dio?

9:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

Direi che lo Stato morale o etico è alla base dei totalitarismi o dittature, per questo distinguere le due sfere è sempre un bene. Tuttavia se il Diritto morale dipende esclusivamente da Dio, e se Dio non è "dimostrabile" dipende, il seguire la morale nata da Dio, solo da un'opzione soggettiva di fede, e ne consegue che la morale è soggettiva.

9:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Nelle civilità tradizionali non c'è divisione tra umano e divino, tra immanenza e trascendenza. Nella nostra civiltà attuale o per definirla meglio "civilizzazione", dal'700 possiamo dire che si è affermata l'idea di una morale laica, diciamo dalla Rivoluzione Francese e dal pensiero di Kant. Per primo egli sistematizzo la morale moderna nella sua "Critica della ragion pratica", dove la volontà è vista come una facolta legislatrice di se stessa, la libertà come un fatto della coscienza e Dio diviene solo un postulato teoreticamente indimostrabile. La moralità per Kant è il rispetto dell'imperativo categorico, legge a prori della moralità a cui bisogna uniformare la nostra condotta soggettiva. Secondo lui quindi la nostra ragion pura è per se sola pratica, senza bisogno di religioni o altri moventi in quel caso sarebbe una morale "interessata" non pura (nel suo linguaggio "eteronoma") e quindi il suo valore morale non sussisterebbe in se ma in altro e quindi non sarebbe veramente morale. E facile da qui arrivare alla completa negazione di Dio come altri pensatori posteriori fecero, e facile poi negare pure il valore legislatrice della ragione come altri fecero (Nietzsche) ed eccoci dunque arrivati nel più bieco nichilismo dei nostri tempi. Fichte diceva che ogniuno si sceglie la sua filosofia in base alla persona che è, vedendo le giustificazioni intellettualoidi alla moderna morale (o meglio immoralità) e chiaro da che tipo di personaggi è popolato il mondo mederno.

Quando avremo buttato via ogni legame (tradizionale Nda.) ci accorgeremo che erano quei legami che ci tenevano su (J.A.Evola)

1:14 AM  
Anonymous Anonimo said...

sono d'accordo sull'affermazione="Che poi ci sia qualcuno che si arroghi di conoscere il pensiero di Dio è un altro paio di maniche"... potrei chiedere anche a quale "legge divina" dovrei rifarmi? dio, geova, allah, buddha, Jahvé... sono tante le religioni e hanno tutte delle regole morali differenti, chi decide quale siano quelle giuste? è normale che il papa dica che le leggi morali vengono dal suo dio, in fondo è quello che tutti si aspettano che dica, quello che mi chiedo è basta nella società di oggi seguirle o sarebbe meglio che ognuno di noi seguisse la propria di morale?

10:11 AM  
Blogger Quarkonio said...

In una visione Laica penso comunque che Dio rappresenti in un certo qual modo il concetto di PERFEZIONE. Il problema, tuttavia è che a formulare la legge morale sono sempre gli uomini, in base a delle esigenze che alla fine si possono definire psico-sociali.
Quindi la legge morale è qualcosa di dinamico ed in evoluzione (o involuzione) a seconda della geografia, dei tempi, e dei contesti.
Senza per forza saltare alla conclusione nichilista e/o tradizionalista, secondo me il fatto che la legge morale sia più che altro un concetto dinamico dovrebbe essere qualcosa di comunemente accettato.
Ricordo poi che nella storia quando i concetti astratti sono stati dinamicizzati, sono seguite le grandi rivoluzioni di pensiero (pensate ad esempio al concetto di infinito "Cantoriano").
Trovo quindi un po' superfluo dibattere se il diritto morale abbia tale base, o cos'abbia detto Kant di questo, in quanto oggi si può afferrare e toccare con mano un concetto molto dinamico (quasi frenetico, a dire la verità, e questo può essere un male) di legge morale.
A mio parere bisognerebbe tenere in considerazione questo fatto: condizione necessaria (non sufficiente) per una società di benessere è la salvaguardia dei diritti dell'uomo, quindi la legge morale dev'essere improntata nel rispetto dei diritti dell'uomo, e poi estesa in modo dinamico alle esigenze di una società.
Niente Legge Universale, niente Dio.
Cercate di valutare in base a cosa Dio dovrebbe volere la famiglia tradizionale, quando biologicamente parlando esistono svariate forme organizzative che presentano un'ottimizzazione MOLTO SUPERIORE rispetto a quella della "famiglia tradizionale".
Sono concetti insensati e medievali.

Con questo non sto dicendo che bisogna fare come le mantidi religiose, sia chiaro!

10:15 AM  
Anonymous Anonimo said...

1) I diriti umani non sono qualcosa a priori, sono un invenzione moderna del pensiero liberale. Nel settecento venivano definiti diritti naturali, ma sono esattamente tutto l'opposto dei diritti artificiali, in natura non c'è l'ombra di diritti. Il concetto di diritti naturali dell'individuo fu introdotto dai liberali per giustificare e legittimare la proprietà privata (e il conseguente concetto di"moneta", "denaro" e ricchezza in generale) e tramite l'idea di uguaglianza deglim uomini (nel liberalismo classico solo giuridica) leggittimare gli atti di compravendita e il lavoro salariatò. Che poi l'idea di diritti umani sia diventata con qualche rivisitazione anche appannaggio dei cosidetti "progressisti" non deve stupire è normale dialettica storica. Infatti come dice M.Fini capitalismo e comunismo (e "progressismo" in genere) sono due facce della stessa medaglia: il sitema industriale che da quando è sorto a sradicato la Tradizione.

2)Non si tratta di scegliere tra tradizionalismo e nichilismo. Siamo nel nichilismo, nella decadenza, nelle "civilization"( contrapposto all'autentica Kultur). Se come dice Hegel la filosofia è frutto del suo tempo anzi è il tempo stesso che diventa idea, concetto, non è un caso che le filosofie esistenzialiste siano sorte nella modernità.Esse incarnano infatti la crisi dei nostri tempi ormai irreversibile, non poassiamo più fare niente, solo ritagliarci uno spazio interno non omologato e coltivare una forma di ribellione interiore, facendo si che come diceva Evola: che quello su cui io non posso nulla, nulla possa su di me!

3:36 PM  
Blogger Quarkonio said...

Grazie per la lezione.

Ritornando al topic di discussione, sono d'accordo che i diritti umani sono inventati di sana pianta per giustificare l'avvento delle idee liberali, ecc ecc.
Questo da un punto di vista storico.

Da un punto di vista del mio personale pensiero, partendo dall'idea filosoficamente banale che "tutto quello che non voglio mi sia fatto non lo faccio agli altri, e tutto quello che ottengo faccio in modo che lo ottengano anche gli altri" penso che si possa costruire una legge morale.
Questa ha dei pro e dei contro, perché non l'ha detta Dio, ma l'ho detta io.
Poi se quest'idea sia decadente, sia tradizionale, sia nichilista, o che il mondo stia finendo, che la Kultur stia morendo, ecc ecc, non sono cose che mi riguardano.

Tuttavia nell'economia dei fatti, una volta applicata tale legge (e solo quando viene applicata) basta fare un conto barbaro e stabilire se ha dato frutti o meno.
Se ha fatto schifo come legge morale, se ne piglia un'altra e via!

In ogni caso la legge della mazza chiodata, delle crociate, delle guerre di secessione e di colonizzazione sembra che siano fallite.
Forse mi sto riferendo ad una tradizione sbagliata. A quale tradizione ti riferisci tu?

6:15 PM  

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