domenica, ottobre 02, 2005

Giglio Reciso

Veste chiara... l'imbrunire...
veste chiara... so capire...
ogni moto... vento e mare...
ogni istante... non parlare...

eco interno... questo inverno...

oggi ho fatto... cosa ho fatto?...
ho scordato... ho fallito...
ho scordato... oggi ho pianto...
occhi e volto... cielo strano...

perdo cieco questo velo...

Non riesco a credere più a niente,
non riesco a creder più in me.
Non riesco... NO!

Quel tramonto che incedeva
inebriante (lo aspettavo
per paura della notte),
non so più dov'è...

perdo cieco questo velo...

12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Malinconica e molto bella.

7:01 PM  
Anonymous Anonimo said...

stupenda, peccato che non sarò mai in grado di esprimerla così com'è nella mia mente, almeno con la mia chitarra da sola...

1:11 AM  
Blogger Quarkonio said...

Cercheremo di suonarla e cantarla al meglio, e cercheremo di farla diventare come è nelle nostre menti.

1:57 AM  
Blogger Quarkonio said...

è un modo gentile per dire che fa cagare? (scherzo)

Penso che affinché una espressione artistica sia tale, deve raggiungere un livello espressivo universale; ovvero, a parte i tunzettari credo che chiunque sia in grado di apprezzare un quadro di Tiziano.
Con questo non voglio dire che le parole che ho scritto siano degne di Leopardi, anzi, sono molto fanciullesche, però non credo che si fermino ad una stretta minoranza.
Se così fosse, comunque, vuol dire che ho fallito, che non ho comunicato nulla.

11:40 AM  
Anonymous Anonimo said...

non c'entra niente, ma...

da "La Repubblica" del 6 ottobre: "Scuole private, strutture alberghiere per pellegrini e cliniche di proprietà della Chiesa non pagheranno più l'Ici. L'articolo 6 del decreto Infrastrutture, che porta la firma del ministro Pietro Lunardi, approvato in Senato estende infatti le agevolazioni previste per le chiese cattoliche a tutti gli immobili dove si svolgono attività "connesse a finalità di culto" anche in "forma commerciale". In pratica, se finora l'Ici non doveva essere pagata per i luoghi di culto e le loro pertinenze (oratori e sale giochi, conventi e monasteri), la nuova legge allarga l'esenzione a scuole private, case di cura, ristoranti e foresterie appartenenti alle istituzioni cattoliche (e non alle altre confessioni religiose)."

...indigna solo me (e i comuni, che perderanno un sacco di soldi)?

1:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

...

8:51 PM  
Blogger Quarkonio said...

Ma che senso ha postare una cosa simile dopo una poesia?
Per cortesia, quando si parlerà di conflitti Stato-Vaticano, sarà un DOVERE intervenire con post di questo tipo, ma adesso non è il momento.

12:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

chiedo scusa... hai ragione.
tra l'altro, avevo intenzione di scrivere che sono d'accordo con te sull'"universalità dell'arte", e che la poesia che hai scritto è sicuramente molto comunicativa, anche se non credo di coglierne appieno il significato.

12:35 PM  
Blogger Quarkonio said...

Anch'io non capisco appieno il significato di certe forme d'arte però mi piacciono, cosa c'è di male?

12:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

ecco, come al solito sono d'accordo con quarkonio, nel senso che spesso mi piacciono espressioni artistiche che non capisco; questa cosa da un lato mi disturba, perché mi disturba sempre non capire le cose, ma dall'altro vorrei che succedesse più spesso: mi rendo conto di mettere il raziocinio davanti a tutto, e questo m'impedisce di godere di molte forme d'arte.
Per questo mi piace la poesia di quarkonio, perché anche se non la comprendo bene, ha in qualche modo trapassato il mio "scudo di raziocinio"!
scusate il discorso confuso.

9:54 AM  
Blogger Quarkonio said...

Non è confuso, anzi, se tutti i discorsi confusi fossero così chiari, si avrebbero meno discorsi "chiari" che in realtà sono confusi.

2:36 AM  
Anonymous Anonimo said...

Quanto si potrebbe discutere sul significato dell'arte? All'infinito più uno. Mi piacerebbe comunque si aprisse un dibattito su questo blog per sapere cosa pensano gli altri e confrontare le loro idee con le mie.
La mia ida di arte: prodotto umano, a volte mezzo di comunicazione alternativo alle parole, utile all'artista per confrontarsi, o sfogarsi o esprimere il proprio io o diventare immortale.
Nel caso di espressione del proprio io o sfogo personale è meglio se accompagnato da sollecitazioni esterne come droghe naturali o limoncello di mia nonna che attualmente girovaga nelle mie cavità venali.

1:22 PM  

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