sabato, ottobre 01, 2005

Il mio corso di laurea: corso di sopravvivenza nell'Ateneo Cagliaritano

Per la prima volta (ehm...), un post autobiografico.
Il mio corso di studi, da dove cominciare; ecco cominciamo da qui...
Sono uno di quegli studenti sfigati che si è ritrovato a cavallo tra vecchio e nuovo ordinamento; ho seguito corsi semestrali assieme a vecchi iscritti, e i corsi, avendo validità annuale (per i colleghi anziani, non certo per noi), non erano altro che corsi annuali compressi nei contenuti per esser presentati "formato semestre".
Non si aspettavano laureati in corso, i docenti, ciò nonostante, con loro grande stupore, ad autunno, in perfetta regola, in 3 ci siamo presentati alla sessione di laurea.
Hanno aperto la specialistica, per 3 persone.
Per quanto fosse mal organizzato il corso triennale, nulla è stata la disorganizzazione, confrontata con quella della laurea specialistica. Mesi di ritardo dovuti a scioperi (giusti) del personale docente (a titolo gratuito), che si sono ripetuti anche quest'anno (grazie Letizia Moratti...). Corsi che venivano spostati di semestri in semestri.
Alla fine mi ritrovo oggi, con una carriera studentesca impeccabile, e ciononostante 6 mesi di ritardo sulla mia tabella di marcia: contando che 2 mesi di ritardo si sono accumulati per scioperi vari, ed un semestre di ritardo è dovuto a vari esami spostati qua e là come tasselli del lego, diciamo che il mio percorso, se si tiene conto delle numerose difficoltà incontrate per strada (l'anno scorso per la segreteria, tanto per fare un esempio, NON RISULTAVO ISCRITTO, e ho dovuto perdere un mese per far riconvalidare la mia iscrizione) è stato a dir poco EROICO!
Eppure non mi basta.
Non mi sento realizzato, mi sento in ritardo, sento (anche se non dovrei) che è colpa mia, e che avrei potuto fare di meglio.
Mi sento tradito da un'Università a cui ho sempre dato, da un'Istituzione che mi ha frustrato in ogni aspetto della vita, che mi ha impedito a causa dell'impossibilità del corso di studi di conservare una vita sociale decente; insomma, sento che dopo tutti questi sforzi, per loro sono stato un numerino piuttosto scomodo, che ha avuto la faccia tosta di laurearsi in regola, di costringerli ad organizzare una Specialistica di "recupero"; insomma, se non ci fossi stato io, a studiare... se fossi stato uno dei tanti fuori corso... per loro sarebbe stato meglio; avrebbero avuto un po' di respiro, avrebbero avuto un anno in più per organizzarsi.
Spero di laurearmi in corso, anche se ormai è un gesto abbastanza futile, perché al di là delle tasse che non pagherò (e questo è ottimo) ad aprile saranno già scaduti tutti i bandi per le borse di studio; sarò in ritardo per tutto.
IO, che ho sempre fatto tutto quando era il momento giusto.
Voglio sapere se ci sono altri oltre a me che soffrono per l'inadeguatezza, per l'eccessiva bravura che trova un'Università impreparata ad accoglierla, per la noncuranza verso i piccoli numeri, che però da soli riescono ad abbattere tutti i muri burocratico-istituzionali.
Insomma, qualcuno che come me soffra per aver sentito il rifiuto categorico di questa società verso chi merita qualcosa, e non la otterrà mai.

3 Comments:

Blogger Quarkonio said...

Ma come posso fare? Rinunciare a costruirmi una famiglia? Vagabondare in cerca di un lavoro precario opportuno per quello che faccio?
Vivere straniero in terra straniera perché qui mi sputano in faccia?
Che senso ha?

1:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

l'università di cagliari è impreparata ad accogliere chiunque, probabilmente chi, come te, è molto dotato si incazza di più ma credimi non sei il solo.
Io di certo non sono un genio, sono una studentessa mediocre, voti bassi e sono al secondo anno fuori corso... e fino a qui tutto nella norma, ma non è così! ormai sono quasi alla fine e sembra non finire mai, ogni volta c'è un "disguido" diverso! prima ho perso 4 mesi e mezzo aspettando che l'università mi indicasse un luogo dove fare il tirocinio e sarei ancora lì ad aspettare se non avessi mosso il mio immenso sedere per cercarmelo da sola.
Adesso, da un mese, cerco di farmi registrare il suddetto... non mi sembra una cosa così assurda, c'è il registro delle presenze firmato dalla ditta, cì sono i documenti a posto... troppo semplice mettere una firmetta? pare di si... in ogni caso a nessuno pare interessare il fatto che io per andare a cagliari spendo in media 8,5 euro e perdo una giornata tra autobus e treni... già chi me lo ha fatto fare a studiare... me lo chiedo anche io

5:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

La mia impressione?
Un po' di modestia non guasterebbe, accontentarsi idem.
Questi sono piccolissimi problemi, per quello che serve la laurea poi.
Spero per te che troverai subito un posto di lavoro dopo gli studi, altrimenti ti renderai conto che non c'è poi così tanta fretta di laurearsi.
Sempre se stai studiando per questo motivo.

4:34 PM  

Posta un commento

<< Home