giovedì, febbraio 23, 2006

Noi che non possiamo aspettare

Luca Coscioni è morto.
Ho pensato a lungo al modo con cui dare il giusto spazio a tale personalità: a come presentarlo, come provare a spiegare ciò che mi spinge ad essere sempre vicino al suo pensiero, e cose di questo tipo.
Tuttavia l'unico modo che effettivamente mi permette di rendergli il giusto omaggio è quello di darvi il link del suo libro (Il Maratoneta).

Infine mi rimangono nel cuore le sue parole assieme alle lacrime:

"C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.

Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.

E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.
Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.
Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi."

Ciao e buon viaggio.

Come se questo possa fermare tutto...

Una prece per il nostro caro Razorback2 che se n'è andato...

martedì, febbraio 21, 2006

Il mondo brucia

Il mondo brucia, e brucia perché è malato.
Ogni cosa decade, senza sosta, sempre più; non ci sono più valori, non ci sono più radici a cui appigliarsi. Nei giardini pubblici i ragazzi di 15-18 scopano facendo a gara a "chi dura di più", mentre la nostra generazione di ormai 24-25enni guarda attonita, ancora coi sogni nel cuore, questo sfacelo.
I valori (se mai sono esistiti) hanno perso ogni valore, e gli adolescenti si comportano come 60enni stanchi della vita.
Io non so di chi è colpa, e forse non è colpa di nessuno, ma se questa è l'odierna normalità, io non mi riconosco nella normalità.
Io coltivo ancora l'utopia dell'amore con tutti gli alti e i bassi, e coltivo la passione per la mia vita e per il mio futuro, unico antidoto alla nausea.
Questo mondo tuttavia mi brucia intorno, e io non mi sento fatto per questo mondo.
Sono come carta nel fuoco.
Brucio anch'io con esso.
E da tutto questo carbone e questa fuligine non nascerà niente.

sabato, febbraio 11, 2006

Bombardamento mediatico

Un mio amico un giorno mi raccontò una cosa stranissima che gli era capitata.
Dopo essersi fumato uno spinellone, mi disse che guardando la TV, su qualsiasi rete capitasse, il suo cervello mandava segnali di allarme: si sentiva stimolato a "far figli" dalla TV...
Lui stesso ammette che la sensazione era irrazionale, qualcosa di assolutamente immotivato.
Una settimana dopo, vedemmo ambedue lo spot del Ministero che invitava alla Procreazione.
Certo può essere solo un caso, e non mi piace esser tacciato di complottismo.
Ne riparlammo con il mio amico, e anche lui concluse che in fondo, è stato solo un caso.
Certo che però, una stimolazione di questo tipo, ad un bisogno primario e ancestrale (non elaborato) penso che non sia di impossibile induzione con un adeguato e strutturato bombardamento mediatico.
Adesso io mi chiedo, e se questo fosse messo in atto giorno per giorno?
I media avrebbero il potere inumano di gestire i trend (mercato, costumi sessuali, costumi spirituali, ecc).

"[...] Alzò lo sguardo verso quel volto enorme. Ci aveva messo quarant'anni per capire il sorriso che si celava dietro quei baffi neri. Che crudele, vana inettitudine! Quale volontario e ostinato esilio da quel petto amoroso! Due lacrime maleodoranti di gin gli sgocciolarono ai lati del naso. Ma tutto era a posto adesso, tutto era a posto, la lotta era finita. Era riuscito a trionfare su se stesso. Ora amava il Grande Fratello."
1984, G. Orwell

martedì, febbraio 07, 2006

Ospite per una notte


Vi giuro che fa un casino bestiale!
Però quanto è carino... l'ha trovato mio padre in campagna; è uscito dal letargo per il caldo, ma poi si è ritrovato sveglio, la notte, in piena gelata.
Stanotte se la fa al calduccio, domani lo riportiamo in campagna, dai suoi amichetti!

domenica, febbraio 05, 2006

Sono state giornate furibonde, senza atti d'amore

Ma adesso che va un po' meglio, mi sto dando alle letture leggere.
Questa è senza dubbio un'analisi di qualcuno che ne sa qualcosina in più di me...

Per chi poi volesse acquistare un libro interessante, c'è questo sito in cui vendono "La favola di Cristo".
Questo libro ed il suo autore stanno subendo un ostracismo di tutto rispetto in Italia e oltre, e da quanto ho capito sono volate pure denunce e controdenunce, e ora è finita in tribunale.
Mah, chissà come si concluderà la faccenda... in ogni caso leggete e fatemi sapere cosa ne pensate!

giovedì, febbraio 02, 2006

Fotodiodo

Ora che ho identificato ogni componente del kit di montaggio per il theremin (l'ultimo pezzo era un fotodiodo, un ragazzo in laboratorio l'ha guardato per 5 secondi e mi ha dato il responso), non resta che montarlo.
Speriamo abbia un suono decente, anche se e' poco piu' che un giocattolo.

A presto per aggiornamenti.