martedì, febbraio 21, 2006

Il mondo brucia

Il mondo brucia, e brucia perché è malato.
Ogni cosa decade, senza sosta, sempre più; non ci sono più valori, non ci sono più radici a cui appigliarsi. Nei giardini pubblici i ragazzi di 15-18 scopano facendo a gara a "chi dura di più", mentre la nostra generazione di ormai 24-25enni guarda attonita, ancora coi sogni nel cuore, questo sfacelo.
I valori (se mai sono esistiti) hanno perso ogni valore, e gli adolescenti si comportano come 60enni stanchi della vita.
Io non so di chi è colpa, e forse non è colpa di nessuno, ma se questa è l'odierna normalità, io non mi riconosco nella normalità.
Io coltivo ancora l'utopia dell'amore con tutti gli alti e i bassi, e coltivo la passione per la mia vita e per il mio futuro, unico antidoto alla nausea.
Questo mondo tuttavia mi brucia intorno, e io non mi sento fatto per questo mondo.
Sono come carta nel fuoco.
Brucio anch'io con esso.
E da tutto questo carbone e questa fuligine non nascerà niente.

1 Comments:

Blogger Quarkonio said...

Io so di per certo che c'è del buono, ancora, intorno a me, perché riesco a viverlo ogni giorno nonostante tutto, ma intorno è comunque tutto in cancrena, e la cancrena avanza.
Mi dispiace tutto questo ma sembra che non ci sia modo di fare diversamente.

PS:= per Schizoidman: ho le risposte che forse nemmeno cerchi, ma ne parleremo in privato; a presto.

2:01 AM  

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