martedì, ottobre 25, 2005

Battuta incredibile di Gene Gnocchi

Il Cardinale Ruini scaglia un violento attacco contro le prese triple, in quanto, Egli sostiene, permettendo ad ogni familiare di attaccarsi ad un elettrodomestico differente, minano all'unità della famiglia.

Cauta apertura di Rutelli che dice: "Parliamone, ma senza che scatti il salvavita."

sabato, ottobre 22, 2005

Regolamento

Regola 0: non commentate con post anonimi, altrimenti non si sa più a chi riferirsi quando si fanno quote, e poi anche per una buona norma d'educazione; insomma, si crea confusione e basta; utilizzate un nick, anche stupido e/o fittizio.

Regolamento serio, sul quale non si transige.

In questo post non vanno scritti fatti diffamatori: ci si limità alle verità attestate, quindi sono vietate affermazioni tipo "il Papa è gay" (non c'è nulla di diffamatorio in tale affermazione, in quanto non c'è nulla di offensivo nel dire che una persona sia gay, tuttavia l'omofobia dilagante nella nostra società mi impone di reputare tale intervento quasi-diffamatorio, soprattutto in relazione all'oggetto verso cui si afferma ciò, ovvero la Chiesa è una Istituzione omofobica, quindi è offensivo dare del gay al suo massimo rappresentante; come potrebbe essere offensivo dare del "bianco" ad un "nero"...), mentre invece sono accette affermazioni come "il Papa è un ex-ufficiale nazista" in quanto è la realtà (infatti il Papa ha fatto parte della gioventù nazista e fu soldato nell'esercito del III Reich); è vero che l'ideologia può mutare nel tempo, tuttavia anche se il fatto è remoto le istituzioni non rinnegano il passato, soprattutto quelle marziali; io ad esempio ho praticato Judo per anni, ed effettivamente sono tutt'ora un judoka, con tanto di cintura e gradi nella mia palestra, anche se da 5 anni non calpesto un tatami.

Sono vietate le affermazioni offensive dirette in risposta ai post sui quali non si è d'accordo, ad esempio: Antonio scrive: "... il Papa è un ex-ufficiale nazista...", Alberto risponde: "... sei un deficiente, come ti permetti di insultare la figura del Santissimo Padre?..."; in tale caso il secondo intervento verrà immediatamente eliminato.

Sono vietate le istigazioni alla violenza, delinquenza, razzismo, ecc ecc. Ad esempio: Antonio dice: "... se riconduciamo all'usura, alle banche, e alla Massoneria i principali mali del nostro Paese, non è sbagliato mettere in luce che gli Ebrei hanno contribuito a gettare la società nel baratro...", per quanto uno possa non essere d'accordo con tale affermazione, non c'è alcunché di razzista in essa; Alberto dice: "... gli Ebrei sono una razza inferiore, e dobbiamo a loro la crepuscolarizzazione della nostra società...", quest'ultima affermazione verrà eliminata, o verrà comunque appuntato l'intervento come razzista.

Evitate spam, flood, e soprattutto rendete civili le discussioni.

giovedì, ottobre 20, 2005

Il diritto viene da Dio

Da poco il Papa nazista, in uno dei suoi soliti deliri, ha detto che il diritto viene da Dio e non dallo stato.
Nella convinzione, quantomeno per le molteplici strizzate d'occhio che si scambiano Vaticano e Governo attuale, che il Papa si senta adeguatamente rappresentato da questa maggioranza, e che quindi ritenga che le leggi vengano fatte direttamente da Dio, in questo caso, come può giustificare le numerose leggi "ad maialem" che il governo ha promosso?
Dio forse ci ritiene tutti dei maiali?
E se sì, non siamo fatti forse a sua immagine e somiglianza?

In quest'ottica pare proprio che il Papa stia bestemmiando, cosa ne pensate voi?

domenica, ottobre 16, 2005

Il Ministro Parrucchiera

La riforma Moratti sta precipitando la Scuola Italiana, anzi, la sQuola itaGliana, in un baratro in cui si era appropinquata nel corso di tutti questi anni di malgoverno.
La trasformazione di scuole e Università in aziende ha gettato nel caos l'apparatto universitario, come era chiaro che sarebbe successo in un Paese dove i pochi soldi che c'erano sono stati mangiati dal Governo.
Immaginate: niente soldi, niente di niente... cosa si può fare per racimolare MOMENTANEAMENTE un pochino di denaro?
Semplice: aumentare in modo spropositato le tasse universitarie! Incentivare le iscrizioni senza alcun principio meritocratico se non quello del "chi è più ricco va più avanti", favoreggiare i brogli nei concorsi per borse di studio, e così via!
Le scuole sono aziende: una facoltà con molti iscritti riceve più fondi di una facoltà con pochi iscritti, quindi Fisica, con pochissimi iscritti, si trova penalizzata da ogni punto di vista, sia nei fondi didattici che per la ricerca (ops, ho usato la parola "ricerca", dovremo abituarci a non usarla più).
Vi è un'invasione di persone demotivate: grandi iscrizioni di ragazzi poco studiosi e motivati, e di conseguenza grande, grandissima morìa (alla laurea in corso, nella migliore delle ipotesi, nella nostra facoltà di Fisica, vi arriva il 10 %).
Tutto questo si chiama IMBROGLIARE.
Il progresso e rilancio economico si realizza incentivando cambiamenti in positivo, non coi tagli nel settore pubblico.
Università = centri di cultura;
Aziende = centri di produzione (ovunque tranne in Italia);
tra le due definizioni ci sono delle differenze fondamentali.
Chissà qual è la differenza tra Cultura e Produzione...
Qualunque differenza ci sia, non mi aspetto che la peggior Parrucchiera di tutta Italia riesca a capirla; a dire la verità non mi aspetto che abbia nemmeno mai fatto l'Università, per parlarne; perlomeno, sicuramente non ha fatto l'Università pubblica; probabilmente si è comprata la Laurea in qualche istituto privato.

martedì, ottobre 11, 2005

O Guido, come vorrei che tu, Lapo, ed io...

... fossimo presi per incantamento!

Sono indignato, perché fino ad ieri questi versi mi ricordavano un bellissimo sonetto dantesco; adesso invece mi ricordano lo squallore mediatico che ogni giorno invade le case.
Lapo, Lapo, cazzo...
Se ti avessero beccato fatto, strafatto, e strafottuto, nessuno ti avrebbe mai detto nulla, come accadeva per tuo nonnino caro (che almeno aveva la decenza di non mostrare tale faccia in pubblico).
Invece ti hanno beccato sì, fatto, strafatto, e strafottuto, ma in dolce compagnia di tre transessuali. E subito l'attenzione mediatica si è spostata, da te (bambino inetto, che non sai nemmeno farti come si deve, e ti metti a fare i cocktail) ai transessuali, che sono immediatamente diventati la chiave di volta di tutta la faccenda; transessuali, che ti hanno portato naturalmente sulla via del malaffare!
E via la caccia all'uomo, chissà chi è che ha procurato la droga per il party...
Ma chissà chi è?
Sarà un transessuale che si guadagna da vivere per strada, oppure sarà il signorino quello che ha portato tutta quella farina 00 da sniffare in compagnia?
Ai posteri l'ardua sentenza.

A questo punto, visto il calore dei media attorno alla faccenda, propongo una fiction, visto che se ne fanno su chiunque, di giorno in giorno; sulla vita della famiglia Agnelli, sniffate e transessuali compresi.

Piuttosto mi preme sottolineare la situazione della Fiat, che dopo uno scandalo simile subirà in borsa un contraccolpo economico; riflettiamo quindi anche su questo: un'azienda è in difficoltà, tra alti e bassi tanta gente si spacca la schiena per riuscire a tirar fuori dal fango il nome di una delle più grandi società italiane che se la passa malissimo, e Lapo-Lapo mi butta giù il mercato con un po' di latte+.

Spero che quando esca dal coma, gli facciano un culo grande come una casa, e non sto parlando dei transessuali...

domenica, ottobre 02, 2005

Giglio Reciso

Veste chiara... l'imbrunire...
veste chiara... so capire...
ogni moto... vento e mare...
ogni istante... non parlare...

eco interno... questo inverno...

oggi ho fatto... cosa ho fatto?...
ho scordato... ho fallito...
ho scordato... oggi ho pianto...
occhi e volto... cielo strano...

perdo cieco questo velo...

Non riesco a credere più a niente,
non riesco a creder più in me.
Non riesco... NO!

Quel tramonto che incedeva
inebriante (lo aspettavo
per paura della notte),
non so più dov'è...

perdo cieco questo velo...

sabato, ottobre 01, 2005

Il mio corso di laurea: corso di sopravvivenza nell'Ateneo Cagliaritano

Per la prima volta (ehm...), un post autobiografico.
Il mio corso di studi, da dove cominciare; ecco cominciamo da qui...
Sono uno di quegli studenti sfigati che si è ritrovato a cavallo tra vecchio e nuovo ordinamento; ho seguito corsi semestrali assieme a vecchi iscritti, e i corsi, avendo validità annuale (per i colleghi anziani, non certo per noi), non erano altro che corsi annuali compressi nei contenuti per esser presentati "formato semestre".
Non si aspettavano laureati in corso, i docenti, ciò nonostante, con loro grande stupore, ad autunno, in perfetta regola, in 3 ci siamo presentati alla sessione di laurea.
Hanno aperto la specialistica, per 3 persone.
Per quanto fosse mal organizzato il corso triennale, nulla è stata la disorganizzazione, confrontata con quella della laurea specialistica. Mesi di ritardo dovuti a scioperi (giusti) del personale docente (a titolo gratuito), che si sono ripetuti anche quest'anno (grazie Letizia Moratti...). Corsi che venivano spostati di semestri in semestri.
Alla fine mi ritrovo oggi, con una carriera studentesca impeccabile, e ciononostante 6 mesi di ritardo sulla mia tabella di marcia: contando che 2 mesi di ritardo si sono accumulati per scioperi vari, ed un semestre di ritardo è dovuto a vari esami spostati qua e là come tasselli del lego, diciamo che il mio percorso, se si tiene conto delle numerose difficoltà incontrate per strada (l'anno scorso per la segreteria, tanto per fare un esempio, NON RISULTAVO ISCRITTO, e ho dovuto perdere un mese per far riconvalidare la mia iscrizione) è stato a dir poco EROICO!
Eppure non mi basta.
Non mi sento realizzato, mi sento in ritardo, sento (anche se non dovrei) che è colpa mia, e che avrei potuto fare di meglio.
Mi sento tradito da un'Università a cui ho sempre dato, da un'Istituzione che mi ha frustrato in ogni aspetto della vita, che mi ha impedito a causa dell'impossibilità del corso di studi di conservare una vita sociale decente; insomma, sento che dopo tutti questi sforzi, per loro sono stato un numerino piuttosto scomodo, che ha avuto la faccia tosta di laurearsi in regola, di costringerli ad organizzare una Specialistica di "recupero"; insomma, se non ci fossi stato io, a studiare... se fossi stato uno dei tanti fuori corso... per loro sarebbe stato meglio; avrebbero avuto un po' di respiro, avrebbero avuto un anno in più per organizzarsi.
Spero di laurearmi in corso, anche se ormai è un gesto abbastanza futile, perché al di là delle tasse che non pagherò (e questo è ottimo) ad aprile saranno già scaduti tutti i bandi per le borse di studio; sarò in ritardo per tutto.
IO, che ho sempre fatto tutto quando era il momento giusto.
Voglio sapere se ci sono altri oltre a me che soffrono per l'inadeguatezza, per l'eccessiva bravura che trova un'Università impreparata ad accoglierla, per la noncuranza verso i piccoli numeri, che però da soli riescono ad abbattere tutti i muri burocratico-istituzionali.
Insomma, qualcuno che come me soffra per aver sentito il rifiuto categorico di questa società verso chi merita qualcosa, e non la otterrà mai.