martedì, giugno 20, 2006

Referendum Costituzionale (3)

Terza puntata della saga sul referendum costituzionale: continuiamo a leggere l'articolo di Bozzo.

"Così curiosamente l’influenza cattolica sulla Costituzione va letta nello spirito e nella lettera anticapitalistica del fascismo e quindi in una chiave di sinistra."

Si aggiunge immediatamente un elemento nuovo nella "lucida" analisi di Bozzo: l'influenza cattolica sulla Costituzione (immagino stia parlando dell'apporto di De Gasperi e del suo seguito, altrimenti non so nemmeno immaginare di cosa stia parlando) va letta nello spirito e nella lettera (?) anticapitalistica del fascismo (come abbiamo già visto il fascismo è anticapitalista, quindi non si capisce che altra lettura si voglia dare). Non pago delle affermazioni antistoriche fa intendere, con l'implicazione (il)-logica successiva, che la lettura anticapitalistica del fascismo sia prettamente una lettura "a sinistra" di tale ideologia politica.
Tutto questo secondo Bozzo risulta essere "curioso"...

"Il ruolo del fascismo per impedire che la concezione cattolica liberale di Sturzo e del movimento cattolico prima del fascismo prevalesse fu determinante."

Attenzione! Ora ci vuole molta attenzione: queste frasi sono le più pericolose, perché sono PARZIALMENTE CORRETTE. Quando una cosa è falsa, basta dire che è falsa, e ci si ferma lì. Quando una cosa è parzialmente falsa (o parzialmente corretta) bisogna vincere quella piccola pigrizia intellettuale ed approfondire l'argomento per capire fino a che punto è vera e fino a che punto è falsa.
Per capire di cosa si sta parlando bisogna rifarsi (almeno) alla storia del primo dopoguerra, in cui Sturzo fondava il Partito Popolare. Senza andare a spulciare tutto il background storico-politico (che è un'operazione immane) focalizzo l'attenzione su alcune vicende chiave.
Lascio perdere tutta la Storia che riguarda il biennio rosso ed i blocchi nazionali, ma vado subito all'Aprile del 1923 in cui in un Congresso (tenutosi a Torino) il Partito Popolare ribadisce la volontà di collaborare col governo fascista, ma esprime al contempo delle riserve e riafferma la propria autonomia ideale e politica.
Questo bastò e avanzò a Mussolini per estromettere dal governo i ministri popolari, ma rimaneva il grosso "problema" che il partito cattolico (essendo "longa manus" della Chiesa, grande strumento politico e di controllo delle masse) non poteva essere agevolmente sottoposto alle vessazioni e stragi riservate agli altri partiti. Ciò rendeva necessaria la ROTTURA FRA CHIESA E PARTITO POPOLARE DI STURZO. Mussolini cominciò così a mettere in atto tutta una serie di "leccate di piedi" nei confronti della Autorità Ecclesiastica, ma allo stesso tempo mise in atto delle minacce contro gli esponenti cattolici più decisi a conservare al partito popolare la fisionomia autonoma e democratica.
Questa tattica ebbe successo, ed il 10 Luglio 1923, a causa di PRESSIONI DELLA GERARCHIA ECCLESIASTICA, Sturzo abbandonò la vita politica.
Questo fu il prezzo che i popolari pagarono per i "troppo facili" successi elettorali del 1919 e 1921, in cui furono strumento di contrapposizione nei confronti dell'ascesa dei partiti avversari.
Così come in quelle circostanze bastò l'appoggio delle Parrocchie per portare il partito popolare al potere, nel 1923 bastò un cambio di rotta del Vaticano per costringere Sturzo alle dimissioni dalla segreteria del partito.
Scusate per la digressione storica, ma era quasi necessaria per capire quale fu il "ruolo del fascismo" (citato da Bozzo) in tutto questo.
Fu la Chiesa stessa a tagliar fuori il partito democratico cattolico liberale di Sturzo, a causa di pressioni subite dal Duce, per dei motivi di CONVENIENZA POLITICA.

"Nella seconda parte della Costituzione si affermò una concezione di parlamentarismo puro, con tendenza al regime assembleare che era allora nell’aria e che aveva segnato il processo analogo della Costituzione francese."

Concezione di parlamentarismo puro... che vorrebbe Bozzo? Mezzo parlamento - mezzo regime? Un potere monarchico di rappresentanza? Non lo so, veramente non lo so. Il parlamentarismo è DEMOCRATICO! Cosa c'è che non va nel parlamentarismo puro?
Cosa intende quando parla di tendenza al regime assembleare (?)?
Il richiamo alla Costituzione Francese io (dal mio personalissimo punto di vista) lo vedo più nelle radici ideologiche che fanno capo all'eguaglianza, la libertà, e la fratellanza di uno Stato; inoltre questo è nuovamente indice e garanzia di DEMOCRAZIA, perché i principi ispiratori della Costituzione Francese sono quelli del decentramento dei poteri!
A Bozzo pare che non piaccia nè la distinzione dei poteri nè la democrazia parlamentare, tant'è che poco dopo aggiunge in un'accezione negativa:

"Ne venne che il criterio politico che reggeva la dinamica delle istituzioni fu quello della delega del corpo elettorale ai partiti a cui veniva affidata, in concreto, la gestione delle istituzioni."

In altre parole "ne venne" la DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA... non gli piace proprio a questo Bozzo, eh...

"E i partiti antifascisti divennero il criterio politico della tenuta costituzionale e degli equilibri di governo."

Più precisamente nacque la Repubblica Italiana, di conseguenza il fondamento politico che mosse il parlamento da quel momento in poi (e ne guidò la fisionomia) fu la netta contrapposizione al fascismo.
Per quanto riguarda gli equilibri di governo invece è assolutamente errato imputare il criterio politico di essi alla sola (e astratta, aggiungerei...) politica antifascista, ma concorsero tantissime motivazioni, non ultime quelle legate alla politica estera.
Insomma, da come scrive Bozzo pare che dopo la nascita della Repubblica fu un magna magna all'insegna dell'antifascismo, e questa è una posizione tanto IGNORANTE che PERICOLOSA che QUALUNQUISTA.
E più vado avanti più mi rendo conto che il Sig. Buget Bozzo è effettivamente una persona pericolosa, perché usa l'ignoranza come "trampolino" ed il qualunquismo come "leva".

To Be Continued...

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

questo faceva ridere però devo ammettere che rispetto alle altre parti qui risulta + "convincente" tra virgolette, perchè un pò di disgressione storica sebbene poco obiettiva c'è,quindi non mi stupirei se riuscisse a convincere parecchi italiani con una cultura media e tanta pigrizia mentale che quello che dice è corretto

9:26 PM  
Blogger Quarkonio said...

Di parte?

Ormai sei in ballo e devi ballare: dimmi dove sono stato di parte.

12:58 AM  
Blogger Libano said...

Quark abbiamo capito ormai, questo Bozzo ha scritto tante di quelle fregnacce esagerate che viene da pensare le seguenti cose:

1. come si fa a pubblicare queste cose in un giornale serio.
2. dove ha studiato la storia Bozzo

10:31 AM  
Blogger Quarkonio said...

Purtroppo quello che penso io, e che trova conferma nel modo di agire di questi personaggi, è che Bozzo la storia l'abbia studiata più che bene...

10:37 AM  

Posta un commento

<< Home