domenica, agosto 06, 2006

Orgoglioso di essere italiano come Marco Castoldi

Ho deciso di parafrasare il titolo di un post della mia e-conoscente Vavi per esprimere in modo assoluto la mia gioia di aver assistito, ieri, al concerto di Morgan e le Sagome.

La serata è stata grandiosa, con una prima proposta musicale fatta di vecchi successi e con un brano probabilmente inedito che non sono riuscito ad identificare, ed una bellissima seconda parte, improntata sulla rivisitazioni di vecchi successi italiani (Adamo, Endrigo, Bindi, Martino), qualche pezzo di De Andrè ed una particolarissima versione di "My Death", cover che già David Bowie propose nello storico "Ziggy Stardust: the motion picture".
Strumentisti incredibili suonavano strumenti incredibili.
Un concerto ben misurato, ben suonato, per qualsiasi tipo di orecchia: 10 e lode.

Due le pecche del concerto; la prima è la seguente: o i volumi di picco erano regolati male, o c'era qualche cassa che stava partendo, perché su certi volumi il suono gracchiava in modo parecchio fastidioso; la seconda è il pubblico: incomprensibilmente nella quasi totalità disinteressato.

La ragione di questa seconda pecca, come mi ha fatto prontamente notare la mia ragazza, è che il concerto si è svolto nella Vetreria di Pirri, centro di eventi culturali.
Il fatto che Cagliari sia praticamente FATTA di posati e cremini ha fortemente condizionato quindi la tipologia di pubblico: gran parte della gente ha probabilmente speso quattrini per comprarsi un biglietto... tanto perché "si trattava di un evento culturale"!
Pochissimi conoscevano i pezzi, diversi imbecilli chiedevano a Morgan di "saltellare", incuriositi dalla gestualità e dalla mimica ma incapaci di comprendere il retaggio artistico che spingeva il cantante a farsi carico di quell'espressività; una donna, non so con quale coraggio, gli ha urlato (in modo molto sgarbato!) dopo "la colomba" di Sergio Endrigo di fare il "tributo a de andré", come se l'artista sul palco dovesse rispondere direttamente al pubblico delle sue scelte artistiche, ma non solo: quando Morgan subito dopo ha cantato "Morire per delle idee" (di De André) nessuno la cantava, ognuno si faceva i cazzi suoi, un brusìo disarmante ricopriva costantemente l'esibizione.
La gente si alzava continuamente dalla seggiole per prender da bere, la freddezza era veramente palpabile, ed al momento del bis una grande fetta di pubblico, prima che il gruppo risalisse sul palco, si è alzata e se n'è andata.

In poche parole, Morgan non è fatto per i porci, ma il mercato sa come brutalizzare l'arte.

Splendido scambio di battute Morgan-pubblico:
Pubblico: Vogliamo De Andrè!
Morgan: ma De Andrè è morto!
Pubblico: ... le sue canzoni!
Morgan (in tono ironico): ma perché arricchire ulteriormente la vedova De Andrè?
Pubblico: *brusio incredulo*
Morgan: per carità... ahah... l'amica Doris... proprio in Sardegna devo mettermi a dire 'ste cose...

4 Comments:

Blogger vavi said...

Sono commossa!! Quando ha suonato ad Adria la pecca è stata dover stare immobili a guardare lo spettacolo, in mezzo a vecchiotti che secondo me sono rimasti di cacca quando nella prima parte del concerto ha esordito con i pezzi di "Canzoni dell'Appartamento"...loro si aspettavano solo De André, e invece...e soprattutto cantato in modo meno esuberante...
Che signore, per me è il migliore.

4:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo me è solo un caghino di merda e sta con asia argento perche oltre tutto è anche cornuto una cifra!

4:11 PM  
Blogger vavi said...

............

6:33 PM  
Blogger Quarkonio said...

Caro dj mattanza, sei pregato di non usare espressioni come "caghino di merda" in questo blog, perché non sono gradite.

10:19 PM  

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