mercoledì, marzo 01, 2006

Risparmiate le energie!

Ieri alle 8 di sera, si è svolto il concertino dei Save Energy (Marco De Crescenzo, Francesco Carta, Enrico Meloni), costellato da polemiche.
In questo post darò tuttavia solo spazio ad una breve recensione musicale, astenendomi dal giudizio del labirintico marasma di accuse e scuse che ha preceduto e segue tale evento.
Serata decisamente sotto tono, tuttavia ben equilibrata nella scelta dei pezzi propri e nella presentazione dei pezzi nuovi infarciti da tante divertenti covers.
Buono il groove che il trio ha da subito saputo creare, tuttavia sulle basi musicali svettavano voci assolutamente inefficaci, spesso stonate e fuori scala, e spesso i testi non erano presentati con la dovuta cura.
Le poche battute (captatio benevoltiae) che il gruppo ha sfruttato per l'interazione col proprio pubblico non sono inoltre riuscite a sciogliere un ghiaccio troppo spesso e pesante per la serata.
Carini i pezzi nuovi, ma con molte riserve: la semplicità lascia spazio a belle melodie, ma mancano i riff graffianti che hanno saputo caratterizzare da sempre lo stile del gruppo fin dalla sua nascita (anche se io personalmente preferisco i pezzi nuovi); i testi come già detto sono risultati incomprensibili, quindi non ho la possibilità di esprimere un giudizio su di essi.
Nel complesso, tuttavia, ci si accorge subito che c'è maggior precisione, rispetto alle scorse esibizioni, costellate spesso da errori tecnici e "stecche" abbastanza evidenti.
Il giudizio finale è senza dubbio positivo, e si nota un evidente miglioramento nel gruppo.

Due note: una particolarmente positiva, l'altra particolarmente negativa.
La positiva: il batterista Enrico Meloni ha perfezionato il proprio stile con una miglioria assolutamente evidente nel tocco e nella composizione del groove; il miglioramento è così evidente che si stenta a credere ad una cosa simile (infatti sono le classiche migliorie che si osservano in fase di crescita, e non a maturazione avvenuta del musicista); una grande crescita di stile che non può che dare degli stimoli di lavoro ulteriori ai Save Energy.
La negativa: un service ben al di sotto di qualsiasi aspettativa già per altro negativa. L'Elektra Service è riuscito a distinguersi (nel senso peggiore del termine) in un'ennesima prova di cattivo mixaggio in uscita (sul palco non c'ero, ma certe carenze di volume in uscita e certe evidenti "stecche" sono state senza dubbio canalizzate da una cattiva miscelazione dei suoni in spia); per ascoltare "bene" il concertino mi sono dovuto recare a bordo palco, nel lato sinistro!
Questo è intollerabile, ed è assurdo che un service con esperienza lavori così male.
Ciò è umiliante per dei ragazzi che cercano giorno dopo giorno di esprimere se stessi e le loro idee attraverso lo stupendo mezzo sonoro.

Secondo gruppo della serata gli In Rock: uguali ai Deep Purple (nel bene e nel male).
Ogni altro commento sarebbe superfluo.

Risparmiate le energie per sabato!

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

cosa succede sabato?

2:21 PM  
Blogger Quarkonio said...

Suoniamo noi! in via Cagliari!

Per lo schizoide, questo è un post di altro tipo, non riguarda tutto ciò che è successo e i problemi organizzativi, è solo musicale.
Per il resto stiamo discutendo abbastanza dall'altra parte.
Qua ho voluto solo parlare della musica; è una piccola scelta in controtendenza, ma sono solito fare queste cose, come dovresti sapere.

3:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

ah, l'annoso problema del mixer...
a volte finisce a insulti (valdellatorre) a volte finisce che ti microfonano la cassa col microfono della voce, a volte ti spariscono le chitarre completamente e altre volte massì il soundcheck non fatelo, anche se state aspettando dalle 15:00...(colonia sonora)

a volte va bene...(colonia sonora -cazzo era il service degli afterhours e dei Planet Funk) a volte va male.

Paolo Rossi sotteneva che l'importannte è non cadere dal palco!


...noi suoneremo per le paraolimpiadi allo stand della coldiretti.
(ps, quand'è che lo prendi 'sto lastminute per torino???)

10:57 AM  

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