sabato, settembre 16, 2006

Noi siamo i morti

L'altro giorno mi sono ritrovato fra le braccia la mia ragazza che mi piangeva addosso.
Disperata.
Disperata dai ricatti che subisce a causa delle sue non-felici condizioni economiche.
Dei ricatti sottili subiti nel luogo di lavoro.
Dell'impossibilità di sfruttare finanziamenti che esistono per sovvenzionare i giovani laureati della nostra Sardegna, a causa della mancanza di "voglia" ed incapacità da parte del suo corpo docente. Anche a causa della baronìa e dei giochi di potere più grandi di qualsiasi entusiasmo ed ideale giovanile.

Noi siamo i morti, siamo una generazione sotto ricatto, una generazione che urla e si dimena per avere cose che ci hanno sempre garantito rientrano nei nostri "diritti", ma ha perso la voce ed ora urla muta.
Noi siamo i morti, persone che non sanno cosa faranno domani, e domani non sapranno cosa faranno dopodomani, e che quando denunciano tutto questo ricevono solo mezzi sorrisi e parole prive di comprensione.
Noi siamo i morti, siamo quelli a cui hanno insegnato che le regole si possono violare a patto di barattare se stessi. I morti cullati nell'illusione che gli sforzi per migliorarsi nel percorso di crescita personale avrebbero potuto un giorno concederci un respiro più lungo di qualche secondo, e magari un po' di pace.
Noi siamo i morti, vittime di una guerra in cui siamo disarmati ed innocenti, senz'altro che le nostre mani vuote da girarci e rigirarci, in attesa che dopo aver versato tanto, si riempiano di qualcosa.
Noi siamo i morti, ed è inutile ripetersi che tutto andrà bene, perché tutto non va, e siamo stanchi delle parole, siamo stanchi che ci dicano che siamo fortunati senza alcun motivo.

Le ho ripetuto tante volte che tutto andrà bene, ma in realtà siamo solo morti senza futuro.

<< Questo non è rock 'n' roll: questo è GENOCIDIO... >>
Diamond Dogs - David Bowie

<< Spaccheranno la tua testolina, e la riempiranno di aria;
ti diranno che hai 80 anni, ma fratello, non te ne preoccuperai.
Ti arrampicherai su qualsiasi cosa, domani non arriverà mai.
Attento alle barbare fauci del 1984 >>
1984 - David Bowie

<< "Ma come posso fare a meno..." piagnucolò "come posso fare a meno di vedere quello che ho davanti agli occhi? Due più due fa quattro."
"A volte, Winston. A volte fa cinque, a volte tre. A volte fa cinque, quattro e tre contemporaneamente. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare sani di mente." >>
1984 - George Orwell

<< "Noi siamo i morti" disse Winston.
"Noi siamo i morti" gli fece docilmente eco Julia.
"Voi siete i morti" disse una voce metallica alle loro spalle. >>
1984 - George Orwell

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

So cosa si prova, ed è per questo che ho smesso di credere in qualcosa che non cè. Ormai, l'unica soluzione è cercare di creare qualche cosa di nuovo, ma soprattutto , qualcosa di tuo, per non dover rendere conto a nessuno della tua vita!

3:50 PM  
Blogger Quarkonio said...

2+2=5

3:52 PM  
Anonymous Anonimo said...

Leave me in Hollow
Where I can be Myself
Leave me in Hollow
Hollow is my Light

aveva ragione...

F.P.

8:04 PM  
Blogger Quarkonio said...

Grande Bluesman...
mi mancano le nostre storie, le nostre canzoni, e tutte le cazzate che facevamo con quel pc scaganciato.

In altri tempi ed in altri luoghi avremmo potuto avere più fortuna.

8:50 PM  
Blogger Libano said...

Io non credo che siamo i morti. Dobbiamo solo avere piu' fiducia in noi. Siamo una generazione che non potra' "cambiare il mondo" ma potra' "migliorare la propria esistenza" vivendo alla giornata, diciamo che dovra' cercare di sopravvivere.
Come abbiamo detto piu' volte chi riesce a fare questo diventa alla fine Tarzan e questo non e' poco in questa societa'.

9:26 AM  

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