sabato, settembre 16, 2006

Generazione post-"nO fUTurE"

Il disagio è.
Non è un qualcosa che si può combattere, ma ormai è radicato nella società e nell'individualità; fino a qualche decennio fa si poteva maturare la consapevolezza del "no future", ovvero un ritorno all'animalità di fatto.
Una delle più grandi conquiste dell'uomo fu la scoperta della coltivazione della terra, che da nomade gli ha regalato stabilità. Dal momento in cui ha potuto localizzarsi, ha AVUTO LA POSSIBILITÀ DI PROGETTARE LA PROPRIA VITA, e di costruirsi un futuro. Da animale nomade è diventato UOMO.
Fine anni '70, ci riappropriavamo della consapevolezza di NON AVERE FUTURO, di aver perso ogni radice e stabilità, e di fare del disagio la nostra bandiera.
Oggiogiorno non c'è nemmeno più questa consapevolezza, ma è rimasta soltanto l'abitudine al "no future".
Nasciamo e cresciamo e ci sviluppiamo in un costante eradicamento da qualsiasi forma di stabilità, e l'abbandono della vita adolescenziale è segnato dall'ingresso in un tunnel di punti interrogativi, senza via d'uscita.
Spesso ci si abbandona senza nemmeno la consapevolezza di trovarcisi, in quel tunnel.
Dall'oggi al domani, non sappiamo come sarà fatto il domani, ogni giorno viviamo la sensazione estesa addirittura ai sensi; oggi ho la vista o l'udito, magari tra dieci minuti non vedrò più le stesse cose, o non vedrò più: tutto diventa futile e prezioso allo stesso tempo: prezioso perché è unico, futile perché è solo un cumulo di esperienze uniche ma prive di senso.
Siamo ritornati nomadi, senza radici, senza niente se non noi stessi, ognuno con il proprio disagio, che ci accompagna in una continua deriva senza progettualità.
E naturalmente il nostro cumulo di attimi senza futuro.

"Nell'anno del barbone, la stagione della puttana,
Sashay sulla passerella, si affretta verso il Fossato.
Solo un'altra canzone sul futuro, solitaria e un po' kitsch.
(Ci sarà da soffrire) prova e svegliati domani."
Diamond Dogs - David Bowie

2 Comments:

Blogger Quarkonio said...

Oggi non la vedi perché ti ci sei abituato.
Non vedi nemmeno l'aria in cui ti muovi, ma non vuol dire che non ci sia.

E lunedì andiamo in segreteria.

2:28 PM  
Blogger Quarkonio said...

NO FUTURE FOR YOU!

4:11 PM  

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